182 Visualizzazioni

Terzo mandato bocciato: centrodestra diviso

26 Giu 2025 - Italia

La Commissione del Senato respinge l’emendamento voluto dalla Lega. FdI si astiene, Forza Italia vota contro. Una spaccatura che indebolisce la coalizione di governo.

Terzo mandato bocciato: centrodestra diviso

Una sconfitta politica per la Lega, una crepa sempre più visibile nella maggioranza

La bocciatura, avvenuta poche ore fa in Commissione Affari Costituzionali al Senato, dell’emendamento che avrebbe consentito il terzo mandato per i presidenti di Regione segna molto più di un semplice inciampo legislativo: è la dimostrazione plastica di una spaccatura strategica e politica nel cuore del centrodestra di governo.

La proposta, fortemente voluta dalla Lega e inserita in un disegno di legge che riguarda la composizione degli organi esecutivi regionali, è stata sonoramente respinta: 15 voti contrari, 5 favorevoli (i tre della Lega, più Italia Viva e il rappresentante delle Autonomie), e 2 astensioni che pesano come una dichiarazione politica, quelle dei senatori di Fratelli d’Italia Alberto Balboni e Domenico Matera. Forza Italia, per parte sua, ha votato contro, segnando un chiaro confine tra le sue priorità istituzionali e quelle dell’alleato leghista.

Il nervosismo di Calderoli e il muro degli alleati

Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e tra i principali sponsor del terzo mandato, ha espresso irritazione e delusione per l’ennesimo stop a quella che, nelle intenzioni leghiste, dovrebbe essere una battaglia di principio: “È la quinta volta che presentiamo questo emendamento. FdI almeno si è astenuto, ma Forza Italia ha votato contro, mettendo un muro”.

In realtà, dietro le parole del ministro si cela una debolezza tattica evidente: la Lega ha fatto una forzatura su un tema divisivo, nella speranza di ottenere l’appoggio degli alleati. Ma l’esito ha mostrato il contrario: la Lega è rimasta sola, appoggiata solo da forze estranee alla coalizione, mentre FdI prende tempo e Forza Italia difende con freddezza le regole vigenti.

Un centrodestra unito solo sulla carta

Mentre il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, ha tentato di sminuire l’accaduto, dichiarando da Bruxelles che “non succede nulla” e che “il centrodestra è unito su altri punti come la giustizia e l’autonomia”, i fatti raccontano una realtà diversa. I temi chiave per Fratelli d’Italia e FI – come la premiership e le riforme costituzionali – non coincidono con le priorità leghiste, più radicate nei territori e attente alle esigenze dei governatori uscenti (Zaia su tutti).

Dietro l’apparente lealtà coalizionale, le divergenze strategiche si fanno sempre più marcate. FdI punta a una riforma della premiership per rafforzare l’esecutivo centrale; la Lega vuole preservare e consolidare il potere regionale, specie in Veneto e Lombardia. E Forza Italia, di fatto, gioca una partita tutta interna, preoccupata di non farsi schiacciare dagli estremi della coalizione.

Il peso elettorale delle Regioni in scadenza

Non è un caso che il tema del terzo mandato emerga proprio ora, in vista del rinnovo dei consigli regionali in cinque Regioni tra cui Campania, Toscana e Veneto. La Lega, consapevole della difficoltà nel sostituire figure popolari come Zaia, ha cercato di blindare le proprie leadership locali, ma ha trovato porte chiuse.

La bocciatura odierna può quindi essere letta anche come una resa dei conti preventiva in vista delle prossime elezioni. Mentre Fratelli d’Italia guarda a un rafforzamento centralista e nazionale, la Lega tenta disperatamente di non perdere il controllo delle sue roccaforti.

Uno stop che pesa più sul governo che sul provvedimento

La sconfitta dell’emendamento sul terzo mandato non è solo un fatto tecnico, ma il simbolo di un disallineamento strategico tra gli alleati di governo. Con l’astensione di FdI e il voto contrario di FI, la Lega si trova ancora una volta minoritaria nella sua stessa maggioranza. E questo potrebbe avere riflessi concreti non solo sul futuro dei governatori, ma sull’intera tenuta dell’alleanza in vista del 2026.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tag: , , , , , ,
Articolo scritto da:
Federico Galli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per rimanere aggiornato/a iscriviti al nostro canale whatsapp, clicca qui:

Articoli correlati

Pier Silvio Berlusconi: “Meloni guida il miglior governo d’Europa”
Pier Silvio Berlusconi: “Meloni guida il miglior governo d’Europa”

La stima verso la premier: “Serietà, patriottismo e concretezza” Durante la presentazione della nuova stagione […]

Diesel Euro 5, il blocco slitta al 2026: salvati 1,3 milioni di auto nel Nord Italia
Diesel Euro 5, il blocco slitta al 2026: salvati 1,3 milioni di auto nel Nord Italia

Una norma contro l’approccio ideologico europeo Il blocco della circolazione per le auto diesel Euro […]

Trump attacca Putin: “Solo cazz… nei colloqui su Kiev”
Trump attacca Putin: “Solo cazz… nei colloqui su Kiev”

Trump cambia tono su Putin: “Mi riempie di bullshit” Il presidente americano Donald Trump ha […]

Nave russa Jakob Grebelsky attraversa lo Stretto di Sicilia
Nave russa Jakob Grebelsky attraversa lo Stretto di Sicilia

La Marina russa rientra nel Mediterraneo centrale Il rimorchiatore russo MB-119 “Jakob Grebelsky”, unità logistica […]