Stop ai programmi woke negli uffici federali USA
22 Gen 2025 - USA
Cessano le attività degli uffici DEIA: dipendenti in congedo retribuito e fine delle iniziative basate su diversità, equità e inclusione.

Trump elimina i programmi woke: una svolta per l’amministrazione federale
Con l’insediamento della nuova amministrazione Trump, arriva una decisione storica: la chiusura immediata dei programmi di Diversità, Equità, Inclusione e Accessibilità (DEIA) negli uffici federali. La Casa Bianca, tramite la portavoce Karoline Leavitt, ha annunciato che i dipendenti di questi uffici saranno messi in congedo amministrativo retribuito entro questa sera, segnando la fine di un’era di politiche improntate all’ideologia woke.
La decisione: basta ideologie divisive
Un memorandum ufficiale dell’Ufficio di Gestione del Personale (OPM) ha ordinato a tutte le agenzie federali di notificare il provvedimento ai dipendenti DEIA entro le 17:00 di oggi. La comunicazione prevede inoltre la cessazione di tutte le iniziative legate a questi programmi, ritenuti dalla nuova amministrazione non necessari e in contrasto con i valori fondanti del merito e della competenza.
L’ordine esecutivo firmato dal presidente Trump punta a restituire equilibrio e razionalità all’amministrazione pubblica, eliminando politiche che negli ultimi anni hanno incentivato divisioni e trattamenti preferenziali basati su criteri ideologici anziché sul merito individuale.
Un ritorno al buon senso
Secondo la Casa Bianca, i programmi DEIA avevano ridotto l’importanza di valori come il duro lavoro, l’impegno personale e la competenza, promuovendo invece una narrazione che divide i cittadini americani in categorie opposte. Con questa svolta, l’amministrazione Trump riafferma il principio fondamentale secondo cui ogni individuo deve essere giudicato per le proprie capacità, e non per la propria appartenenza a determinate categorie.
La reazione del mondo woke
Come prevedibile, le élite progressiste e gli attivisti woke hanno reagito con indignazione, denunciando presunti “attacchi ai diritti civili”. Tuttavia, queste critiche ignorano un punto fondamentale: i programmi DEIA non hanno mai garantito vera equità, ma hanno piuttosto creato un sistema di favoritismi che penalizzava i più meritevoli.
La decisione di Trump di eliminare queste iniziative è quindi un atto di giustizia verso i lavoratori americani, che ora potranno competere in un sistema che valorizza il talento e l’impegno, senza vincoli ideologici.
Il nuovo corso americano
Con questa mossa, l’amministrazione Trump dimostra di mantenere le promesse fatte agli elettori, combattendo contro le derive progressiste che hanno danneggiato l’identità americana. È un chiaro segnale che gli Stati Uniti stanno abbandonando politiche divisive e costose, scegliendo invece di puntare su pragmatismo e merito.
Questo è solo l’inizio di un rinnovamento che punta a restituire agli americani un governo realmente al servizio del popolo, libero dalle imposizioni ideologiche della sinistra progressista.