337 Visualizzazioni

Silvia Sardone sotto attacco: minacce di morte dagli islamisti per le sue battaglie identitarie

18 Mar 2025 - Approfondimenti Politici

L’europarlamentare della Lega, da sempre in prima linea contro l’islamizzazione dell’Europa, vive sotto scorta dopo l’ennesima ondata di minacce. Il silenzio della sinistra e delle istituzioni lascia spazio all’intolleranza.

Silvia Sardone sotto attacco: minacce di morte dagli islamisti per le sue battaglie identitarie

Silvia Sardone è una delle poche voci coraggiose nel panorama politico italiano ed europeo che ha il coraggio di denunciare la deriva dell’Occidente verso una sottomissione culturale e politica all’Islam radicale. Europarlamentare della Lega, Sardone si è sempre battuta per difendere l’identità e i valori della civiltà europea e italiana, opponendosi alla narrazione dominante che dipinge l’integrazione forzata come un destino inevitabile e auspicabile. Ma questa battaglia ha un costo: minacce, insulti e attacchi che dimostrano quanto sia difficile, oggi, difendere la verità.

Un Islam incompatibile con la nostra civiltà

Come hanno sostenuto con fermezza diversi Papi nel corso della storia, l’Islam – soprattutto nella sua versione più integralista – non è solo una religione, ma un sistema politico che non accetta la separazione tra fede e Stato, né il rispetto delle libertà individuali come le intendiamo in Occidente. L’idea che possa esistere una pacifica integrazione tra l’Islam e la cultura europea si scontra con la realtà: le periferie delle grandi città occidentali sono sempre più dominate da enclave islamiche dove la sharia sostituisce le leggi dello Stato, le donne vivono in una condizione di subordinazione, e il rifiuto dell’identità europea è palese.

Silvia Sardone ha denunciato questo fenomeno con forza, in particolare attraverso la sua battaglia contro il velo islamico, che non è un simbolo di libertà ma di sottomissione della donna. Il suo intervento al Parlamento Europeo, in cui ha indossato una maglietta con la scritta “No al velo islamico”, ha scatenato un’ondata di odio e minacce di morte da parte di estremisti islamici e dei soliti benpensanti che difendono un’integrazione che non esiste.

Le minacce e l’isolamento di chi difende l’Europa

Non sorprende che Sardone sia finita nel mirino di chi vuole mettere a tacere ogni voce di dissenso: “Puttana ti taglio la gola”, “ti accoltello”, “muori”, “sei da bruciare”, “ti uccido”, “ti soffocherei”, “ti decapitiamo” – queste sono solo alcune delle minacce ricevute, riportate nel suo libro Mai Sottomessi. Un linguaggio di odio e violenza che dovrebbe far riflettere su chi stiamo accogliendo e sulle conseguenze dell’immigrazione incontrollata.

Eppure, mentre Sardone è costretta a vivere sotto scorta, la sinistra e le istituzioni europee restano in silenzio. Nessuna condanna, nessuna difesa. È il solito copione: chi denuncia il pericolo viene isolato, chi aggredisce viene giustificato. Questo silenzio complice è inaccettabile.

Difendere l’Italia significa sostenere chi combatte per la nostra civiltà

Silvia Sardone non è un’eccezione, ma solo uno dei tanti che ogni giorno subiscono attacchi per aver detto la verità su ciò che sta accadendo all’Europa. Giornalisti, politici, intellettuali e semplici cittadini vengono intimiditi o censurati se osano opporsi all’islamizzazione e alla perdita della nostra identità culturale. Non si tratta di una battaglia personale, ma di una sfida collettiva per la sopravvivenza della nostra civiltà. Difendere l’Italia significa sostenere chiunque abbia il coraggio di opporsi a questa deriva, senza cedere alle intimidazioni e senza arretrare di un passo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tag: , , , , ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per rimanere aggiornato/a iscriviti al nostro canale whatsapp, clicca qui: