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Santanchè a processo: accuse di falso in bilancio

17 Gen 2025 - Italia

La Ministra del Turismo rinviata a giudizio per le presunte irregolarità nei bilanci di Visibilia Editore. Il centrodestra fa quadrato, opposizioni all'attacco.

Santanchè a processo: accuse di falso in bilancio

Le accuse e il contesto

Daniela Santanchè, ministro del Turismo, è stata rinviata a giudizio dal GUP di Milano, Anna Magelli, nell’ambito di un’indagine sul falso in bilancio legato alla gestione della Visibilia Editore, società da lei fondata e da cui si è dimessa nel 2022, cedendo anche le sue quote. L’inchiesta, basata su accuse promosse da una minoranza di azionisti, coinvolge complessivamente 16 persone e una società, tra cui figure vicine al ministro.

Le indagini riguardano presunte irregolarità nei bilanci della società tra il 2016 e il 2022, inclusa la mancata svalutazione dell’avviamento societario, che avrebbe avuto un impatto negativo sugli investitori. Tuttavia, come dichiarato dall’avvocato difensore Nicolò Pelanda, “il ministro Santanchè dimostrerà la sua estraneità a tutte le accuse”.

Patteggiamenti e sanzioni

Mentre il processo per Daniela Santanchè è fissato per il 20 marzo 2025, alcuni imputati hanno optato per il patteggiamento. Federico Celoria, ex consigliere di amministrazione, ha patteggiato una pena di due anni, con sospensione condizionale. Anche le società Visibilia Editore e Visibilia Editrice hanno accettato sanzioni pecuniarie rispettivamente di 63.300 e 30.000 euro, con confische accessorie.

Il garantismo del centrodestra

La vicenda ha immediatamente innescato reazioni politiche, con le opposizioni che chiedono le dimissioni del ministro. Tuttavia, la maggioranza ha difeso compatta Santanchè, ribadendo i principi del garantismo. Edmondo Cirielli, viceministro degli Affari Esteri e figura di spicco di Fratelli d’Italia, ha dichiarato: “Il nostro sistema giudiziario prevede tre gradi di giudizio per accertare la colpevolezza, non processi sommari come vorrebbero Pd e Cinque Stelle”.

Simili dichiarazioni arrivano anche dalla Lega e da Forza Italia, che sottolineano l’importanza di rispettare i diritti di chi è sotto accusa: “Si è innocenti fino a prova contraria, e questo vale per tutti, incluso il ministro Santanchè”.

Altri procedimenti in corso

Il caso Visibilia non è l’unico fronte legale per Daniela Santanchè. Il prossimo 29 gennaio, la Corte di Cassazione deciderà sulla competenza territoriale relativa a un’indagine per truffa aggravata ai danni dell’INPS durante la pandemia. Inoltre, altre indagini riguardano il fallimento di alcune società legate al settore bio-food.

Un attacco mirato?

In molti ambienti di centrodestra si percepisce questo caso come un ennesimo tentativo di colpire una figura politica di rilievo del governo Meloni. L’accanimento giudiziario contro esponenti di Fratelli d’Italia viene letto come parte di una strategia ben precisa per destabilizzare un governo che gode di un ampio consenso popolare.

In attesa del processo, il centrodestra mantiene fiducia nel ministro, ribadendo che la giustizia dovrà fare il suo corso senza pregiudizi o strumentalizzazioni politiche.

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