Razzi su base UNIFIL, feriti 4 militari italiani
22 Nov 2024 - Medio Oriente
Attacco a Shama: due razzi colpiscono il contingente italiano. Crosetto e Meloni condannano l'accaduto e chiedono garanzie sulla sicurezza.
Attacco alla base UNIFIL in Libano: quattro militari italiani feriti
Oggi, 22 novembre, la base UNIFIL di Shama, nel sud del Libano, è stata colpita da due razzi da 122 millimetri, presumibilmente lanciati da Hezbollah. L’attacco ha provocato il ferimento lieve di quattro militari italiani, colpiti da schegge di vetro frantumato a causa delle esplosioni. I razzi hanno centrato un bunker e un locale vicino alla polizia militare internazionale, causando danni alle infrastrutture circostanti.
Precedenti attacchi e situazione attuale
Questo episodio segue un attacco simile avvenuto il 19 novembre, quando otto razzi hanno colpito la stessa base, coinvolgendo cinque militari italiani. La missione UNIFIL sta attualmente analizzando la traiettoria dei razzi per determinarne l’origine. In un comunicato, UNIFIL ha chiesto la cessazione immediata delle azioni che mettono in pericolo i peacekeeper, sottolineando l’importanza di rispettare il diritto internazionale.
Reazioni dal governo italiano
Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha rassicurato che nessuno dei militari feriti è in pericolo, definendo l’attacco “inaccettabile e intollerabile”. Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso indignazione per l’accaduto, ribadendo che il contingente italiano è presente in Libano per promuovere la pace e non può diventare ostaggio di attacchi militari. Ha inoltre annunciato l’intenzione di discutere con il nuovo Ministro della Difesa israeliano per evitare che le basi UNIFIL vengano utilizzate come scudi.
Le parole della premier Meloni
La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso “profonda indignazione e preoccupazione” per l’attacco, ribadendo che tali azioni sono inaccettabili. Ha inoltre rinnovato l’appello affinché le parti coinvolte garantiscano la sicurezza dei soldati UNIFIL e collaborino per individuare i responsabili.
Crescente tensione e ruolo della comunità internazionale
Questi attacchi sottolineano le crescenti tensioni nella regione e la vulnerabilità delle forze di pace internazionali operanti in aree di conflitto. La comunità internazionale è chiamata a intensificare gli sforzi diplomatici per stabilizzare la situazione e garantire la sicurezza dei peacekeeper e delle popolazioni civili coinvolte.