Rave e degrado, Milano allo sbando
8 Giu 2025 - Italia
Ferrarese e Binda denunciano il fallimento della giunta Sala: rave illegali al Parco Lambro e l’Agorà nel degrado assoluto a pochi mesi dalle Olimpiadi.

Rave abusivi al Parco Lambro: Ferrarese denuncia lo scandalo
Da settimane il Parco Lambro è ostaggio di rave illegali organizzati senza alcun rispetto per le regole e per la quiete pubblica. A denunciarlo con fermezza è il consigliere di Municipio 3 Mattia Ferrarese (centrodestra), che parla apertamente di “zona franca” dove lo Stato e il Comune sembrano essersi arresi.
Ferrarese ha documentato serate in cui impianti audio, gruppi organizzati, bevande e bagni chimici venivano allestiti con sconcertante facilità, senza alcuna autorizzazione. Una gestione che, secondo il consigliere, evidenzia l’abbandono totale dell’area da parte dell’amministrazione Sala. A nulla servono le parole di facciata: i cittadini sono esasperati da notti insonni e da una presenza costante di degrado, alcol e verosimilmente anche sostanze stupefacenti.
Insieme a Ferrarese, anche il consigliere comunale Marco Cagnolati (FI) ha denunciato l’inerzia della Polizia Locale, spesso presente solo durante il giorno e del tutto assente quando servirebbe davvero: nelle ore notturne. L’opposizione ha chiesto a gran voce un presidio fisso al parco e l’intervento del Prefetto per riportare la legalità.
Agorà: Binda svela l’abbandono vergognoso del palazzo del ghiaccio
Nel Municipio 6, a essere sotto accusa è lo stato drammatico in cui versa l’ex palaghiaccio Agorà, struttura storica dello sport milanese. Il consigliere Giovanni Binda (Lega) ha guidato un sopralluogo, insieme a Samuele Piscina e Silvia Sardone, che ha portato alla luce un quadro indecoroso: locali devastati, segni di occupazioni abusive, atti vandalici, roghi e una totale mancanza di sicurezza.
A pochi mesi dai Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026, la struttura dedicata agli sport su ghiaccio è in condizioni che Binda ha definito “umilianti” per una città che si vanta di ospitare eventi sportivi internazionali. La denuncia è chiara: «Mentre Sala organizza passerelle e convegni, i simboli dello sport cittadino vengono lasciati marcire nell’incuria e nel disinteresse».
Anche i residenti della zona si sentono abbandonati: l’Agorà era un punto di riferimento, oggi è un luogo insicuro, circondato da rifiuti e frequentato da sbandati, a pochi passi da scuole e centri giovanili.
Un modello fallito: degrado, anarchia e silenzi istituzionali
L’assessora allo Sport Martina Riva ha annunciato un imminente progetto di riqualificazione, ma l’opposizione non ci sta: “Sono promesse tardive – ha dichiarato Binda – e frutto delle nostre denunce. Senza il nostro intervento, nessuno avrebbe parlato dell’Agorà”.
Nel frattempo, sul fronte del Parco Lambro, la giunta tace. Nessun piano concreto per fermare i rave, nessun presidio attivo, solo un generale scaricabarile tra Comune e forze dell’ordine.
Milano ha bisogno di ordine, non di slogan
Per l’opposizione è l’ennesima prova di una città lasciata allo sbando da una sinistra più attenta agli eventi mediatici che alla vita reale dei cittadini. A Milano, oggi, si può occupare un parco per un rave illegale o devastare un palazzetto dello sport, e tutto passa sotto silenzio.
Chi difende davvero la legalità, la sicurezza e il decoro non può restare a guardare. Le denunce di Ferrarese e Binda rappresentano un grido d’allarme che merita ascolto, non l’ennesima rassicurazione vuota.