1147 Visualizzazioni

Putin su Trump: “Le élite europee torneranno a scodinzolare”

3 Feb 2025 - Russia

Il presidente russo prevede un rapido riassetto degli equilibri internazionali con il ritorno di Trump alla Casa Bianca. "Le élite europee si adegueranno rapidamente". E sulla Germania: “Le nuove generazioni non sono responsabili del passato nazista”.

Putin su Trump: “Le élite europee torneranno a scodinzolare”

Il presidente russo Vladimir Putin, in una recente intervista alla televisione di Stato russa, ha commentato l’impatto che il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca potrebbe avere sugli equilibri internazionali, in particolare in Europa. Secondo il leader del Cremlino, le élite europee, spesso indecise sul proprio ruolo nel mondo multipolare, tenderanno rapidamente ad adattarsi alle nuove direttive provenienti da Washington.

“Trump, con il suo carattere, con la sua perseveranza, ripristinerà l’ordine molto rapidamente. Presto saranno tutti ai piedi del padrone e scodinzoleranno dolcemente”, ha dichiarato Putin nel corso dell’intervista con il giornalista Pavel Zarubin.
Queste parole riflettono una visione di lungo periodo del presidente russo, secondo cui gli attuali vertici politici europei hanno sempre mostrato una certa predisposizione a seguire le scelte strategiche degli Stati Uniti. Con il ritorno di Trump, secondo Putin, questo fenomeno si accentuerà ulteriormente, con un riavvicinamento delle élite europee alla nuova amministrazione statunitense.

Il caso tedesco: “Le generazioni attuali non sono responsabili dei crimini di Hitler”

Nel corso dell’intervista, Putin ha affrontato anche un tema storico molto delicato, parlando della Germania e del peso che la memoria del passato continua ad avere sulle nuove generazioni. Il presidente russo ha espresso un’opinione che in molti considerano condivisibile: i giovani tedeschi non dovrebbero sentirsi responsabili per gli errori commessi da generazioni precedenti.

“La società tedesca odierna non c’entra niente. È vero, non dobbiamo dimenticare la memoria storica, ma scaricare la colpa sulla generazione odierna di tedeschi per quello che è successo negli anni ’30 e ’40 mi sembra ingiusto”, ha affermato Putin.
Si tratta di un concetto già espresso da diverse figure di rilievo, tra cui Elon Musk, che recentemente ha criticato la tendenza a imporre un continuo senso di colpa collettiva al popolo tedesco. Il leader russo ha sottolineato che, pur rimanendo fondamentale preservare la memoria storica, non è corretto privare le nuove generazioni dei loro diritti o limitare la loro libertà per eventi accaduti quasi un secolo fa.

Putin ha aggiunto di conoscere bene la Germania e il suo popolo, avendo vissuto nel paese per diversi anni, e ha sottolineato come molti tedeschi avvertano ancora un forte senso di responsabilità per il passato, spesso amplificato da narrazioni politiche e mediatiche.

La Russia esclusa dalle commemorazioni di Auschwitz

Un altro tema toccato dal presidente russo riguarda la decisione di non invitare la Russia alle cerimonie per l’80º anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Putin ha definito questa scelta come “vergognosa”, sottolineando il ruolo storico determinante dell’Unione Sovietica nella sconfitta del nazismo e nella liberazione dei campi di concentramento.

“Puoi avere qualsiasi atteggiamento verso la politica russa, verso il capo dello Stato russo, verso di me, nessuno ti chiede un invito. Ma se ci pensano, avrebbero potuto agire in modo molto più sottile”, ha affermato Putin.
La liberazione di Auschwitz nel gennaio del 1945 fu condotta dall’Armata Rossa, eppure nel 2025 la Russia non è stata invitata alle commemorazioni ufficiali. Questa decisione, più che storica, appare di natura politica e riflette le tensioni attuali tra Mosca e i governi occidentali.

L’esclusione della Russia da un evento di tale rilevanza pone interrogativi sulla gestione della memoria storica, che in alcuni contesti sembra essere sempre più influenzata dalle dinamiche geopolitiche contemporanee.

Un’Europa in cerca di equilibrio

Le parole di Putin forniscono uno spunto di riflessione sul futuro dell’Europa, oggi alle prese con sfide economiche e strategiche complesse. Il ritorno di Donald Trump potrebbe rappresentare un punto di svolta nei rapporti transatlantici, spingendo le classi dirigenti europee a ridefinire la propria posizione nel nuovo scenario internazionale.

L’Unione Europea si trova in una fase di profonda trasformazione, con numerosi interrogativi sul suo futuro e sulla capacità di sviluppare una politica realmente autonoma, al di là delle pressioni esterne. Se, come suggerisce Putin, le élite europee sceglieranno nuovamente di allinearsi rapidamente alle direttive di Washington, la questione centrale rimane se questo approccio sarà condiviso dai popoli europei.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tag: , , , , , , ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per rimanere aggiornato/a iscriviti al nostro canale whatsapp, clicca qui: