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Pokrovsk assediata: la Russia avanza nel cuore del Donetsk

- Russia

La battaglia per Pokrovsk nel Donetsk rappresenta non soltanto un fronte logistico, ma una clessidra che misura l’efficacia strategica dell’Ucraina e la determinazione russa in questa guerra.

Pokrovsk assediata: la Russia avanza nel cuore del Donetsk

📋 Riassunto dell'articolo

Le forze russe continuano a premere per conquistare Pokrovsk, nodo cruciale della regione del Donetsk. Nonostante perdite considerevoli, la tattica “da assalto continuo” non subisce modifiche. Le fonti americane indicano che Mosca ha accumulato guadagni territoriali costanti — sintomo che la strategia è di lungo termine e non di impulso veloce.

Pokrovsk, dove la guerra si decide sul tempo

Le mappe non rendono la fatica del passo. A Pokrovsk, nel cuore del Donetsk, la guerra ha l’odore della polvere e dell’olio bruciato: assalti a ondate, linee che cedono di metri, poi si richiudono come ferite cauterizzate in fretta.
La Russia avanza con metodo, senza fuochi d’artificio, puntando a consumare l’avversario più che a sorprenderlo. È una partita di logistica e di pazienza: chi tiene i nodi dei rifornimenti tiene la direzione della guerra.

Perché questa città conta

Pokrovsk è crocevia ferroviario e stradale, una cerniera che regge l’intero fianco ucraino nel Donetsk.
Se salta, la profondità operativa di Kiev si assottiglia e l’inerzia del fronte può cambiare.
Per Mosca, conquistarla vuol dire trasformare in geografia ciò che da tempo è già strategia: consolidare il controllo della regione e ritmare l’offensiva verso ovest su vie più protette.

La pressione russa: avanzare, assestarsi, ripartire

Negli ultimi giorni, i reparti russi hanno guadagnato terreno nel settore urbano e ai margini della città.
Non è il balzo, è l’erosione: piccoli scarti documentati da filmati geolocalizzati, nuclei che spingono dove le difese si assottigliano, gruppi d’assalto che cercano i fianchi e costringono Kiev a consumare uomini e munizioni.
La logica è semplice e crudele: far lavorare il tempo dalla propria parte.

La difesa ucraina: resistere significa pagare

Kiev ha inviato unità scelte per tappare le falle e ribattere colpo su colpo.
In città e nelle località intorno, i contrattacchi cercano di riallargare il fiato delle linee.
Ma difendere è sempre più costoso dell’attaccare con l’iniziativa: ogni argine regge finché reggono trasporti, artiglierie, rotte d’ingresso.
È la logistica, più ancora del morale, a segnare il ritmo di chi resiste.

Il “tritacarne” spiegato dal terreno

La formula rende l’idea, ma sul campo è una tecnica: infiltrarsi, sondare, attirare il fuoco per mappare le postazioni, poi colpire dove l’arco difensivo è stanco.
Le perdite esistono, ma non spostano la traiettoria: contano la frequenza degli assalti, la costanza dei rifornimenti, l’usura inflitta al nemico.
È una guerra che non cerca la foto, cerca il risultato.

Dati, mappe e la posta in gioco

Le analisi più recenti convergono: la Russia ha guadagni incrementali nel Donetsk e opera con sempre maggiore “agio” tattico all’interno e intorno a Pokrovsk.
Il controllo russo sull’oblast si avvicina a una soglia simbolica che pesa sulle trattative future: chi mette bandierine stabili, detta il perimetro del negoziato.
Per questo, a Pokrovsk non si combatte solo per una città: si combatte per la forma del domani.

Ultimo miglio

Mentre i convogli scorrono di notte e i droni mappano tetti e scantinati, il fronte resta tirato come una corda.
Se la Russia consoliderà l’interno di Pokrovsk, il Donetsk cambierà respiro.
Se l’Ucraina riuscirà a fermarla qui, guadagnerà tempo e profondità.
In mezzo, le vite che passano tra un allarme e l’altro.
È la misura più onesta della guerra: chilometri quadrati che valgono mesi di futuro.

Fonti

Reuters – Russia says its forces advance in Pokrovsk (3 nov 2025)
ISW – Russian Offensive Campaign Assessment (3 nov 2025)
AP News – Zelenskyy: 170.000 truppe russe nel Donetsk (31 ott 2025)
The Guardian – Special forces a Pokrovsk (2 nov 2025)
Daily Sabah – Avanzate russe in ottobre, 461 km² (3 nov 2025)
The Moscow Times – 81% del Donetsk sotto controllo russo (3 nov 2025)

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