Papa Leone XIV, il giorno dell’intronizzazione: la Tradizione si prepara a parlare al mondo intero
18 Mag 2025 - Italia
Oggi, 18 maggio, Piazza San Pietro accoglie centinaia di migliaia di fedeli per l’inizio del pontificato di Leone XIV. Un evento che si preannuncia storico: torna la solennità, tornano i simboli, e Roma si fa ancora una volta cuore pulsante della Cristianità.

Un popolo in pellegrinaggio per il Papa della speranza
Piazza San Pietro è già ricolma. Famiglie, religiosi, giovani e anziani: migliaia di fedeli provenienti da ogni continente si stanno riversando a Roma in queste ore, con il cuore colmo di attesa per l’intronizzazione di Papa Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost.
L’aria è densa di devozione e raccoglimento. In un tempo di confusione spirituale e smarrimento morale, l’arrivo di Leone XIV è stato accolto come un segno provvidenziale da molti fedeli legati alla Tradizione cattolica. Le bandiere ondeggiano, i canti sacri si alternano ai rosari recitati coralmente. Si respira un clima di grazia.
Il programma della cerimonia
Come annunciato dal portavoce vaticano Matteo Bruni, alle ore 9 il Pontefice farà il giro della piazza in papamobile, per salutare i fedeli accorsi in massa. Alle 10 comincerà la solenne Santa Messa sul sagrato della Basilica di San Pietro.
Durante la celebrazione, Papa Leone XIV riceverà il Pallio e l’Anello del Pescatore, segni tangibili del ministero petrino. Al termine della liturgia, il nuovo Pontefice guiderà il Regina Coeli e rivolgerà un primo messaggio al mondo cattolico. Seguirà il saluto alle delegazioni ufficiali, raccolte nella zona destra della piazza, a partire dai rappresentanti di Italia, Stati Uniti e Perù.
Delegazioni da tutto il mondo per il Papa che vuole restituire dignità alla Chiesa
A testimonianza del ruolo centrale che il nuovo Pontefice intende restituire alla Chiesa, oggi saranno presenti a Roma delegazioni di altissimo profilo. Per gli Stati Uniti ci saranno il vicepresidente JD Vance e il segretario di Stato Marco Rubio, entrambi espressione di una rinnovata visione cristiana dell’impegno pubblico.
Per l’Ucraina è atteso il presidente Volodymyr Zelensky con la moglie Olena, accompagnati da una delegazione istituzionale. Dall’Unione Europea arriverà la presidente Ursula von der Leyen, mentre per la Germania ci sarà il cancelliere Friedrich Merz. Attesi anche il premier francese Francois Bayrou e il presidente israeliano Isaac Herzog.
Spiccano inoltre le presenze reali: re Felipe e la regina Letizia di Spagna, il principe Edoardo per la corona britannica, Filippo e Mathilde del Belgio. Una composizione eterogenea, ma che oggi si troverà unita nell’omaggio al Vicario di Cristo.
Roma si prepara a un evento epocale
L’apparato di sicurezza e logistica predisposto per l’intronizzazione ricalca quello dei funerali di Papa Francesco. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha annunciato un piano imponente, con il coinvolgimento di migliaia di uomini delle forze dell’ordine, Protezione Civile, Polizia locale, personale medico e volontari.
La città è stata suddivisa in settori con varchi di accesso, percorsi obbligati, aree di assistenza e maxi-schermi che permetteranno anche a chi non riuscirà a entrare nella piazza di seguire la celebrazione. Un’organizzazione all’altezza di un evento che si preannuncia come un nuovo inizio.
Un pontificato che guarda al Cielo, non ai compromessi
Papa Leone XIV ha scelto un nome che evoca fermezza dottrinale, chiarezza teologica e difesa della Verità. In un’epoca in cui la fede viene relativizzata, il suo profilo austero, la sua formazione missionaria e la sua appartenenza all’Ordine agostiniano fanno sperare in un ritorno alla sacralità, alla bellezza della liturgia, alla centralità della Verità cattolica.
Oggi non inizia solo un nuovo pontificato. Inizia, per molti, la speranza che la Chiesa torni ad essere ciò che è sempre stata: luce del mondo, roccia contro le tempeste, custode della legge naturale e divina.