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Nordcoreani al fianco di Mosca: ritiro temporaneo nel Kursk

28 Gen 2025 - Geopolitica

Dopo pesanti perdite, le truppe di Kim Jong-Un si ritirano dalla linea del fronte. Tra eroismo e sacrificio, il contributo nordcoreano rafforza le difese russe in Ucraina.

Nordcoreani al fianco di Mosca: ritiro temporaneo nel Kursk

Sul fronte della guerra in Ucraina, emergono dettagli significativi sul coinvolgimento delle truppe nordcoreane al fianco delle forze russe. Secondo fonti ucraine riportate da Sky News, i soldati di Pyongyang, schierati nella regione di Kursk, avrebbero temporaneamente lasciato la linea del fronte dopo aver subito pesanti perdite. La notizia arriva in una fase cruciale della guerra, dove ogni battaglia determina l’equilibrio strategico tra le parti in conflitto.

Il contributo nordcoreano alla difesa russa

Dall’agosto 2024, circa 11.000 soldati nordcoreani sono stati inviati in Ucraina, con l’obiettivo di rafforzare le difese russe nelle aree più esposte, come la regione di Kursk, dove le forze ucraine hanno lanciato un’invasione a sorpresa, conquistando ampie porzioni di territorio. Questo dispiegamento rappresenta una manifestazione concreta della crescente collaborazione militare tra Mosca e Pyongyang, un’alleanza che ha suscitato preoccupazione in Occidente per la sua capacità di ribilanciare le forze sul terreno.

Tattiche e difficoltà iniziali sul campo

I soldati nordcoreani hanno inizialmente dimostrato una certa inesperienza nel confronto con la guerra moderna. Le loro prime operazioni si sono basate su attacchi frontali di fanteria, in gruppi numerosi – da 20 a 60 uomini – che li hanno resi vulnerabili agli attacchi mirati di artiglieria e droni ucraini. Tuttavia, questa apparente impreparazione non deve essere scambiata per debolezza: la determinazione e il senso di sacrificio delle truppe nordcoreane sono leggendari, con soldati che preferiscono farsi esplodere con granate piuttosto che essere catturati.

Le difficoltà di coordinamento tra le forze russe e nordcoreane, dovute principalmente alla barriera linguistica, hanno inizialmente creato episodi di fuoco amico. Tuttavia, questa esperienza sul campo potrebbe rivelarsi preziosa per affinare le strategie e rafforzare l’efficacia complessiva dell’alleanza militare.

Un equipaggiamento sopra la media

Nonostante le difficoltà, le truppe di Pyongyang si distinguono per un equipaggiamento di alta qualità. I loro fucili e uniformi superano per efficienza molti degli standard delle truppe russe. Tuttavia, rimane un limite significativo: la mancanza di veicoli corazzati pesanti, che costringe i soldati a spostarsi a piedi o utilizzando mezzi leggeri, come golf cart, per trasportare munizioni. Questo aspetto, combinato con la loro disciplina rigorosa e la presentazione impeccabile, ha impressionato gli osservatori sul campo.

Il sacrificio per il generale Kim Jong-Un

Il legame tra i soldati nordcoreani e il loro leader supremo, Kim Jong-Un, si manifesta anche sul campo di battaglia. Secondo il comandante ucraino noto come “Puls”, i soldati combattono gridando “Per il generale Kim Jong-Un” prima di atti estremi di sacrificio. Questo spirito combattivo, radicato in un’ideologia ferrea e in una dedizione assoluta, li rende avversari temibili.

Prospettive future

Nonostante le perdite subite, il ritiro delle truppe nordcoreane appare temporaneo. Secondo le fonti, si starebbero riorganizzando, curando i feriti e attendendo rinforzi per tornare presto in azione. È evidente che il contributo nordcoreano non si esaurirà facilmente e che la loro presenza aggiunge una dimensione ulteriore alla già complessa realtà del conflitto.

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