Nonostante gli attacchi della magistratura, FdI vola nei sondaggi
1 Feb 2025 - Italia
Le inchieste giudiziarie sul caso Almasri e il blocco della Corte d’Appello sul piano immigrati in Albania non fermano la crescita di Fratelli d’Italia, che sale al 30,1% nei sondaggi. Meloni: "Vado avanti, a testa alta".

Un’offensiva giudiziaria che non scalfisce il consenso
Nonostante gli attacchi giudiziari e mediatici, Fratelli d’Italia continua a crescere nei sondaggi. L’ultima rilevazione della Supermedia YouTrend certifica che il partito di Giorgia Meloni ha raggiunto il 30,1%, in aumento di 0,5 punti rispetto al 16 gennaio. Un segnale chiaro: il popolo italiano non si lascia influenzare dalle manovre di chi cerca di destabilizzare il governo eletto democraticamente. La Premier stessa, commentando i dati, ha ribadito con fermezza: “Nonostante gli attacchi gratuiti quotidiani e i tentativi di indebolire l’azione dell’esecutivo, il sostegno degli italiani rimane solido. Per me questo significa una cosa sola: che il lavoro che stiamo facendo per difendere l’interesse nazionale e rafforzare la nostra Nazione è quello giusto.”
Il caso Almasri e il ruolo della magistratura
L’indagine aperta contro Giorgia Meloni e alcuni ministri per la vicenda Almasri è solo l’ennesimo episodio di un accanimento giudiziario che appare sempre più come una strategia politica. Il procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, ha iscritto nel registro degli indagati la Presidente del Consiglio, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il Sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano, ipotizzando i reati di favoreggiamento e peculato per la liberazione e il rimpatrio di Osama Almasri, funzionario libico accusato di crimini di guerra.
Secondo Fratelli d’Italia, si tratta di un attacco pretestuoso e orchestrato, tanto più considerando il ruolo dell’avvocato Luigi Li Gotti, autore dell’esposto contro Meloni e suoi ministri, che in passato ha avuto legami con la magistratura. Le perplessità aumentano osservando la tempistica di queste indagini e il dibattito che sta emergendo sulla necessità di riformare la giustizia per evitare ingerenze politiche nelle decisioni governative.
La magistratura interviene anche sul piano immigrazione
A confermare il clima di tensione tra governo e toghe, è arrivata anche la decisione della Corte d’Appello di Roma di bloccare il trasferimento in Albania di 43 immigrati arrivati in Italia illegalmente. Una mossa che ha fatto esultare la sinistra e i radicali, ma che rappresenta un evidente ostacolo all’applicazione dell’accordo tra Roma e Tirana, un’intesa che punta a contrastare il traffico di esseri umani e a difendere i confini nazionali.
Ancora una volta, mentre il governo lavora per mettere ordine nel caos lasciato dai governi precedenti, una parte della magistratura sembra voler dettare l’agenda politica, scavalcando le decisioni dell’esecutivo e di fatto favorendo l’immigrazione clandestina.
Fratelli d’Italia fa quadrato: la direzione nazionale
Mentre la sinistra e parte della magistratura tentano di frenare l’azione del governo, Fratelli d’Italia compatta le sue fila. Alla direzione nazionale del partito, in corso a Roma, sono presenti tutti i principali esponenti, dai ministri Francesco Lollobrigida, Guido Crosetto, Elvira Calderone, Tommaso Foti e Adolfo Urso, fino alla responsabile della segreteria politica Arianna Meloni, che terrà le conclusioni dell’evento.
Un’occasione per ribadire l’unità della maggioranza e per fare il punto sui primi due anni di governo, con particolare attenzione alla sicurezza, alla giustizia e al rilancio del Sud. Un segnale forte e chiaro: il centrodestra non si lascia intimidire e continua a lavorare nell’interesse degli italiani.
Il sostegno popolare premia il governo Meloni
Nonostante il fuoco incrociato da parte della sinistra, delle toghe militanti e di certi media, Giorgia Meloni può contare su una crescente fiducia da parte degli italiani. La strategia della tensione messa in atto dagli avversari politici sembra aver prodotto l’effetto opposto: invece di indebolire il governo, lo ha rafforzato.
I sondaggi parlano chiaro, e il messaggio di Meloni ai suoi elettori è inequivocabile: “Io vado avanti, come sempre, a testa alta.”