Musk lancia “Make Europe Great Again” e sfida Bruxelles
3 Feb 2025 - Europa
L'imprenditore sudafricano chiama a raccolta i cittadini europei mentre l'UE apre un'indagine su X. Tra libertà di espressione e sovranità tecnologica, si profila un nuovo asse politico con Orbán e Weidel.

Musk lancia un messaggio ai cittadini europei
Il 1° febbraio 2025, Elon Musk ha acceso nuovamente il dibattito politico europeo con un messaggio forte e chiaro sulla sua piattaforma X (ex Twitter): “Cittadini d’Europa, unitevi al movimento Mega, Make Europe Great Again”. L’iniziativa ha immediatamente guadagnato l’attenzione di milioni di utenti e osservatori politici, suscitando reazioni contrastanti. Se da un lato c’è chi la vede come una legittima chiamata a rafforzare la sovranità tecnologica e politica del continente, dall’altro Bruxelles si è subito allertata, vedendo in Musk una figura “scomoda” per i suoi equilibri interni.
Bruxelles all’attacco: la Commissione avvia un’indagine su X
Non sorprende che l’Unione Europea abbia immediatamente reagito con preoccupazione all’ultima iniziativa del fondatore di Tesla e SpaceX. Henna Virkkunen, Commissaria per la Sovranità Tecnologica, ha annunciato che la Commissione Europea sta indagando sui sistemi di raccomandazione di X per verificare la loro conformità al Digital Services Act (DSA). In parole povere, Bruxelles teme che Musk possa usare la sua piattaforma per influenzare le elezioni nei Paesi dell’UE, cosa che suona ironica se si considera il peso che i social media tradizionali – finora schierati a sinistra – hanno avuto negli ultimi anni nel manipolare il dibattito politico.
L’UE ha dato tempo fino al 15 febbraio ai dirigenti di X per consegnare documenti su eventuali modifiche agli algoritmi della piattaforma. Dietro queste mosse, però, si cela il timore che X possa offrire uno spazio più equo e trasparente nel dibattito pubblico, erodendo il monopolio narrativo di sinistra sui social network.
Musk e l’AfD: un segnale per l’Europa?
Uno degli elementi che ha maggiormente preoccupato Bruxelles è l’avvicinamento di Musk all’AfD, il partito tedesco che sfida apertamente la narrazione progressista e globalista dell’UE. Musk ha recentemente intervistato Alice Weidel, leader del partito, dimostrando interesse per le idee sovraniste che guadagnano sempre più consensi in Germania.
Questa vicinanza potrebbe essere solo l’inizio: le elezioni europee del 2024 hanno dimostrato che le forze patriottiche stanno crescendo in tutto il continente, dall’Ungheria alla Francia, dall’Italia alla Germania. L’ingresso di un imprenditore visionario come Musk in questo scenario potrebbe offrire nuove prospettive, rompendo il duopolio informativo imposto dai media progressisti.
Affari e geopolitica: il piano di Musk in Europa
Oltre alla battaglia per la libertà di espressione, Musk è impegnato su più fronti nel Vecchio Continente. In Italia, si discute dell’espansione del progetto Starlink, il sistema di satelliti per internet che potrebbe rappresentare una rivoluzione per la connettività, specialmente nelle aree meno servite. In Germania, invece, Musk sta lavorando all’ampliamento della Gigafactory Tesla, incontrando però le solite resistenze da parte di sindacati e ambientalisti.
Queste mosse dimostrano che il progetto Make Europe Great Again non è solo uno slogan, ma una strategia concreta per rafforzare l’autonomia economica e tecnologica del continente, offrendo alternative rispetto alla dipendenza da aziende cinesi o dalla censura imposta dai colossi tecnologici americani.
Un nuovo asse politico con Meloni, Orbán e Weidel?
Lo slogan Make Europe Great Again richiama inevitabilmente le politiche di Viktor Orbán, che da anni porta avanti una visione sovranista per l’Europa. Ma la vera domanda è: gli altri leader patriottici seguiranno Musk in questo progetto? In Italia, Giorgia Meloni è stata finora prudente, ma il suo governo ha dimostrato attenzione alla sovranità digitale e alla difesa delle libertà economiche. Con un asse tra Meloni, Orbán; Bardella/Le Pen e Weidel, potrebbe nascere una vera alternativa al dominio tecnocratico di Bruxelles.
Musk è la nuova variabile dello scenario europeo
L’iniziativa di Elon Musk ricorda, per certi versi, il tentativo di Steve Bannon di creare un’internazionale sovranista durante il primo mandato di Donald Trump. Se quell’esperimento non è mai decollato, Musk ha dalla sua un vantaggio unico: una piattaforma globale come X, risorse finanziarie illimitate e una visione che spazia dalla tecnologia alla politica.
I prossimi mesi saranno cruciali per capire se Make Europe Great Again sarà solo una provocazione o se diventerà la scintilla di una nuova stagione politica in Europa. Bruxelles lo teme, i cittadini potrebbero invece vederlo come l’inizio di una rivoluzione per restituire al continente la sua identità e il suo futuro.