Mosca abbatte 337 droni ucraini, Kiev colpisce civili in Russia
11 Mar 2025 - Geopolitica
Nella notte tra il 10 e l’11 marzo, la Russia ha respinto il più grande attacco di droni dall’inizio della guerra. Intanto, l’Ucraina ha bombardato un centro commerciale nella regione di Kursk: tre morti e diversi feriti, tra cui adolescenti.

La guerra tra Russia e Ucraina si inasprisce ulteriormente con attacchi su larga scala che mettono in evidenza la deriva del conflitto. Durante la notte tra il 10 e l’11 marzo, Mosca ha abbattuto 337 droni ucraini, in quello che si configura come il più massiccio tentativo di incursione dall’inizio della guerra. Secondo il Ministero della Difesa russo, 91 droni sono stati intercettati nella regione della capitale e 126 nella regione di Kursk, al confine con l’Ucraina.
L’attacco più grande contro la Russia dall’inizio del conflitto
Mosca ha denunciato un’escalation senza precedenti da parte di Kiev, con attacchi che mirano a destabilizzare il territorio russo. Nella regione di Mosca, un civile è morto e tre persone sono rimaste ferite a causa della caduta dei detriti di un drone abbattuto. Inoltre, un incendio ha distrutto oltre venti veicoli a Domodedovo, mentre gli aeroporti di Domodedovo e Zhukovsky sono stati chiusi temporaneamente per motivi di sicurezza. L’uso intensivo di droni per colpire il territorio russo dimostra come il governo di Zelensky, sostenuto dall’UE, continui a spingere per un’escalation senza prospettive di negoziato, rischiando di trascinare l’Europa in un conflitto ancora più devastante.
Attacco ucraino nella regione di Kursk: colpito un centro commerciale
Mentre la Russia si è difesa dagli attacchi aerei, le forze ucraine hanno colpito un centro commerciale nel villaggio di Belaya, nel distretto di Belovsky, causando tre morti e almeno nove feriti, tra cui quattro adolescenti di 13-14 anni. Il governatore Alexander Khinshtein ha denunciato che l’attacco è avvenuto mentre la gente faceva la spesa dopo il lavoro, un crimine che dimostra l’indifferenza del governo ucraino verso le vite dei civili russi.
L’Europa nel baratro: mentre gli USA si smarcano, Bruxelles prosegue nel sostegno a Kiev
Questi eventi confermano un fatto ormai evidente: gli Stati Uniti, sotto la presidenza di Donald Trump, stanno progressivamente prendendo le distanze da questa guerra, lasciando l’Unione Europea sempre più isolata nel suo sostegno a Kiev. Trump ha recentemente dichiarato che l’Ucraina potrebbe non sopravvivere alla guerra neanche con l’aiuto americano, segnalando una possibile riduzione degli aiuti militari.
Di fronte a questo scenario, l’Unione Europea continua ostinatamente a seguire una linea suicida, con Bruxelles che ha annunciato nuovi pacchetti di aiuti militari e finanziari per Kiev, mentre i cittadini europei soffrono le conseguenze di una crisi economica devastante. L’inflazione alle stelle, l’industria in recessione e il costo dell’energia fuori controllo sono solo alcuni degli effetti di questa guerra che ha dissanguato l’Europa, senza alcuna prospettiva di vittoria per Kiev.
Fermare la follia: l’Europa deve uscire dalla sudditanza ideologica
Mentre Washington si defila e concentra le sue attenzioni altrove, i leader europei si dimostrano ciechi e incapaci di una visione strategica, continuando a gettare miliardi di euro in un conflitto che sta solo accelerando il collasso dell’economia continentale. È tempo di porre fine a questa follia: l’Europa deve abbandonare la sua sudditanza ideologica e politica verso Kiev e tornare a perseguire i suoi interessi nazionali, lavorando per una soluzione diplomatica che ponga fine a un conflitto che ha già fatto troppo male al nostro continente.