Monaco, richiedente asilo afghano investe la folla: un morto e 28 feriti
13 Feb 2025 - Europa
Attacco nel centro di Monaco durante una manifestazione sindacale: un 24enne afghano, già noto alle autorità, si è lanciato sulla folla con un’auto. AfD attacca: “Basta con questa politica migratoria irresponsabile!”

Una tragedia ha sconvolto Monaco di Baviera nella mattina di giovedì 13 febbraio. Un’auto ha deliberatamente investito una folla riunita per una manifestazione sindacale organizzata dal sindacato di sinistra Verdi, causando almeno 28 feriti, tra cui donne e bambini. Due persone versano in condizioni critiche, mentre una donna ha perso la vita, come confermato dalla Süddeutsche Zeitung. L’autore dell’attacco è un richiedente asilo afghano di 24 anni, già noto alla polizia per reati di droga e furto.
Un attentato pianificato: la dinamica dell’attacco
L’attacco è avvenuto intorno alle 10:30 del mattino, quando l’uomo, alla guida di una Mini Cooper, ha accelerato improvvisamente dirigendosi contro i manifestanti in Seidlstrasse, nei pressi dell’Hotel Bayerischer Hof. Secondo le ricostruzioni, la vettura ha prima sfiorato alcuni mezzi della polizia in servizio per l’ordine pubblico e poi ha puntato direttamente sulla folla, travolgendo decine di persone. In seguito, gli agenti hanno aperto il fuoco contro l’auto per fermarla.
La polizia ha isolato l’area e allestito un punto di raccolta per i testimoni. Le indagini sono in corso, ma la pista del terrorismo islamico appare sempre più concreta. Secondo Der Spiegel, infatti, l’attentatore, identificato come Farhad N., aveva condiviso contenuti filo-islamisti sui social media poco prima di compiere l’attacco.
L’ennesima conferma del fallimento delle politiche migratorie
L’autore del massacro era giunto in Germania nel 2016, chiedendo asilo. La sua richiesta era stata respinta dall’Ufficio federale per la migrazione e i rifugiati, ma, come accade troppo spesso, la sua espulsione era stata sospesa. Anziché essere rimandato nel suo Paese, gli è stato concesso un permesso di soggiorno temporaneo, permettendogli di restare sul suolo tedesco e di rappresentare, come dimostra questa strage, una minaccia per i cittadini.
Reazioni politiche: AfD chiede una svolta radicale
A pochi giorni dalle elezioni federali in Germania, l’attacco di Monaco diventa un caso politico. La co-leader di AfD e candidata cancelliere, Alice Weidel, ha attaccato il governo Scholz con parole durissime:
“L’autista dell’attacco terroristico a Monaco era un richiedente asilo afghano noto alla polizia. Ancora una volta, molte persone sono rimaste gravemente ferite, e ancora una volta donne e bambini sono stati tra le vittime. La mia più profonda solidarietà va alle vittime e alle loro famiglie. Continuerà così per sempre? Serve un cambiamento nella politica migratoria ora!”
Anche il premier bavarese Markus Söder ha riconosciuto che l’attacco dimostra la necessità di un cambiamento immediato nelle politiche del Paese. La Germania si trova di fronte a una crisi di sicurezza che il governo di sinistra si ostina a ignorare, alimentando il pericolo jihadista con politiche lassiste sull’immigrazione.
Il cancelliere Olaf Scholz, costretto a una reazione, ha definito l’accaduto un “atto orribile”, aggiungendo che l’attentatore “deve essere punito, espulso e deportato nel suo Paese”. Parole che suonano ipocrite, visto che è proprio il governo Scholz a impedire l’espulsione di soggetti pericolosi come Farhad N.
Un’elezione cruciale per il futuro della Germania
L’attacco di Monaco è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi che dimostrano il fallimento della politica migratoria tedesca. Mentre la sinistra continua a predicare accoglienza indiscriminata, i cittadini pagano il prezzo di una sicurezza sempre più precaria.
A dieci giorni dalle elezioni, la Germania si trova davanti a una scelta: continuare sulla strada dell’autodistruzione o ascoltare chi, come AfD, chiede una politica migratoria severa e il ripristino della sicurezza per i tedeschi.