Meloni difende Santanchè: “Nessun braccio di ferro”
25 Gen 2025 - Italia
La Premier ribadisce il garantismo e critica l'opposizione: "Ipocrisia su dimissioni e due pesi e due misure".

Durante la sua visita al veliero Amerigo Vespucci, ormeggiato al porto di Gedda, in Arabia Saudita, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affrontato il caso che coinvolge la Ministra del Turismo, Daniela Santanchè. Quest’ultima è stata rinviata a giudizio con l’accusa di falso in bilancio in relazione alla gestione del gruppo editoriale Visibilia. Meloni ha risposto con fermezza alle polemiche alimentate dall’opposizione, sottolineando il carattere sereno con cui il governo sta affrontando la questione.
“Nessun imbarazzo, valutazioni serene”
La Premier ha chiarito che non c’è alcun braccio di ferro con Santanchè: “Non c’è un imbarazzo che mi avrebbe portato a cambiare l’agenda del Consiglio dei Ministri o a rinviare la mia visita in Arabia Saudita. La riflessione è serena e tiene conto del quadro generale”. Meloni ha ribadito il principio del garantismo, evidenziando che “un semplice rinvio a giudizio non può essere motivo di dimissioni”. Ha poi aggiunto: “La Ministra Santanchè sta lavorando ottimamente, ma una valutazione sull’impatto della vicenda sul suo operato spetta anche a lei stessa”.
Il garantismo selettivo della sinistra
Non sono mancate critiche all’atteggiamento dell’opposizione, accusata di utilizzare due pesi e due misure: “Trovo ipocrita che Giuseppe Conte, il cui partito annovera un vicepresidente condannato in via definitiva, pretenda dimissioni da un ministro mai condannato. Lo stesso vale per Elly Schlein, che invoca dimissioni per un rinvio a giudizio mentre ignora i casi di corruzione che coinvolgono esponenti del suo schieramento, come il presidente della provincia di Salerno agli arresti domiciliari”. Meloni ha bollato queste posizioni come “lezioni da pulpiti che non accettiamo”.
Caso Almasri: il governo agisce per garantire sicurezza
Riguardo alla vicenda Almasri, Meloni ha precisato che la liberazione dell’uomo non è stata una scelta del governo ma una decisione della Corte d’Appello di Roma. Ha comunque evidenziato la prontezza dell’esecutivo nell’espellere immediatamente dal territorio italiano soggetti pericolosi, utilizzando voli di Stato per motivi di sicurezza. “Questa prassi non è una novità ed è stata adottata anche dai governi precedenti, senza suscitare polemiche”, ha puntualizzato.
La visita all’Amerigo Vespucci: simbolo dell’Italia che resiste
A Gedda, la Premier ha reso omaggio al veliero Amerigo Vespucci, definendolo “la Signora dei Mari e una straordinaria ambasciatrice d’Italia”. Nel suo discorso, Meloni ha sottolineato l’importanza della coesione nazionale: “L’Italia è come questa nave: se ognuno non fa la propria parte, al proprio posto, non si può navigare, specialmente in un mare tempestoso”. L’Amerigo Vespucci, impegnata in un tour mondiale che si concluderà il prossimo giugno a Genova, rappresenta l’eccellenza e la tradizione italiana nel mondo.
Riforma della giustizia: “Proteste dell’Anm? Nessuna apocalisse”
Meloni ha anche risposto alle critiche dell’Associazione Nazionale Magistrati riguardo alla riforma della giustizia. “Ogni proposta di cambiamento viene presentata come una catastrofe”, ha osservato, ribadendo che la riforma è in linea con i principi costituzionali e rispetta la sovranità popolare.
Mps e Mediobanca: una svolta per il sistema bancario italiano
Sul possibile coinvolgimento di Monte dei Paschi di Siena nell’acquisizione di Mediobanca, Meloni ha espresso soddisfazione: “Se l’operazione andrà in porto, nascerà un terzo polo bancario, fondamentale per la sicurezza dei risparmi degli italiani. Dobbiamo essere orgogliosi del lavoro fatto per risanare Mps, trasformandola da problema a risorsa”.