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Maggioranza spaccata sul canone Rai: emendamento bocciato

27 Nov 2024 - Italia

Forza Italia vota con le opposizioni in Commissione Bilancio e blocca il taglio del canone da 90 a 70 euro. La Lega accusa: "Persa un'opportunità per aiutare milioni di famiglie".

Maggioranza spaccata sul canone Rai: emendamento bocciato

Spaccatura nella maggioranza sul canone Rai: emendamento Bergesio respinto in Commissione Bilancio

La maggioranza di governo ha subito una battuta d’arresto in Commissione Bilancio al Senato riguardo al decreto fiscale. L’emendamento presentato dal senatore leghista Giorgio Maria Bergesio, che proponeva la riduzione del canone Rai da 90 a 70 euro, è stato respinto con 12 voti contrari e 10 favorevoli. Forza Italia ha votato insieme alle opposizioni, determinando l’esito negativo della votazione.

Reazioni da Palazzo Chigi

Fonti di Palazzo Chigi hanno espresso preoccupazione per l’accaduto, sottolineando l’impegno del governo nel sostenere famiglie e imprese con serietà e credibilità. Hanno inoltre evidenziato che l’inciampo della maggioranza sul tema del taglio del canone Rai non giova a nessuno.

Posizione della Lega

Il senatore della Lega Claudio Borghi Aquilini ha manifestato disappunto per la bocciatura dell’emendamento, sottolineando che il governo aveva dato l’ok per il taglio del canone Rai, uno sconto di 20 euro per 20 milioni di abbonati, tra cui milioni di famiglie povere. Ha criticato l’opposizione e Forza Italia per aver votato contro, assicurando che la Lega continuerà a sostenere ogni iniziativa per ridurre le tasse per famiglie e imprese.

Fratelli d’Italia e il sostegno all’emendamento

Il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano di Fratelli d’Italia, avrebbe espresso parere favorevole all’emendamento della Lega. Anche il presidente della Commissione Bilancio, Nicola Calandrini, avrebbe condiviso questo orientamento, indicando un possibile sostegno del partito alla proposta di modifica.

Dichiarazioni di Matteo Salvini

Prima del voto, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, aveva ribadito l’obiettivo del centrodestra di ridurre le tasse, incluso il canone Rai. Ha espresso rammarico per la posizione contraria di Forza Italia, affermando che, se la tassa non sarà tagliata, si lavorerà su altri fronti.

Critiche dal Movimento 5 Stelle

La senatrice del Movimento 5 Stelle, Barbara Floridia, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, ha commentato la spaccatura sulla questione del canone Rai, evidenziando l’assenza di una visione e di un progetto sul servizio pubblico da parte della maggioranza. Ha criticato l’atteggiamento del governo, accusando Meloni e Salvini di prendere in giro i cittadini con proposte di riduzione di tasse senza coperture reali.

La posizione di Forza Italia

Il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, ha ribadito la contrarietà del partito al taglio del canone Rai, sottolineando che la misura non fa parte dell’accordo di governo e che la Rai non può essere indebolita. Ha evidenziato che i 400 milioni di euro necessari per la riduzione del canone potrebbero essere meglio impiegati per aumentare le pensioni, sbloccare le liste d’attesa nella sanità o tagliare l’Irpef. Anche il capogruppo al Senato, Maurizio Gasparri, ha confermato l’opposizione alla proposta, sottolineando l’importanza del canone come garanzia di autonomia del servizio pubblico.

La vicenda evidenzia le tensioni all’interno della maggioranza riguardo alle politiche fiscali e al futuro del servizio pubblico radiotelevisivo, con posizioni divergenti che potrebbero influenzare le prossime decisioni legislative.

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