Lukashenko rieletto: settimo mandato consecutivo
27 Gen 2025 - Europa
Con l’87,6% dei voti, il leader bielorusso conferma il suo ruolo, nonostante le critiche occidentali e l'assenza di oppositori rilevanti.

Aleksandr Lukashenko è stato riconfermato alla guida della Bielorussia con l’87,6% dei consensi, secondo gli exit poll ufficiali. Questo risultato, che rappresenta il suo settimo mandato consecutivo, consolida il suo ruolo di guida politica del Paese, iniziato nel 1994. Le elezioni si sono svolte in un clima complesso, segnato da critiche internazionali e accuse di mancanza di reale competizione.
Un risultato atteso in un contesto delicato
Il processo elettorale ha visto cinque candidati in corsa, tra cui rappresentanti di partiti filogovernativi e una figura indipendente, Hanna Kanapatskaya, indicata dall’opposizione come vicina al regime. Lukashenko ha commentato il risultato con toni distesi: “Abbiamo una democrazia forte. Non facciamo pressione su nessuno e non faremo tacere nessuno”.
La rielezione arriva in un momento in cui il presidente ha ribadito la necessità di una stabilità politica per affrontare le sfide interne e internazionali. Tuttavia, l’opposizione e diversi osservatori occidentali continuano a mettere in dubbio la trasparenza del voto, denunciando un clima di repressione e controlli stringenti su media e società civile.
Critiche e risposta del governo
Le reazioni dell’Unione Europea e degli Stati Uniti non si sono fatte attendere, con dichiarazioni che definiscono il voto come “non libero né equo”. Queste posizioni riflettono un atteggiamento ormai consolidato verso la Bielorussia, accusata di non rispettare gli standard democratici internazionali.
Il governo bielorusso, dal canto suo, sottolinea la legittimità del processo elettorale e respinge le critiche come interferenze esterne nei propri affari interni. La stretta collaborazione con la Russia, anche in ambito economico e strategico, viene considerata da Minsk come un elemento chiave per la stabilità del Paese.
Le prospettive future
Con i suoi 70 anni, Lukashenko ha accennato alla possibilità di un rinnovo generazionale all’interno della classe politica bielorussa. Tra gli scenari ipotizzati, si discute di un passaggio di poteri al Consiglio di Sicurezza o, in futuro, a figure più giovani, tra cui Mikalay Lukashenko, il figlio del presidente, già attivo nella vita pubblica del Paese.
Nonostante le tensioni con l’Occidente, la Bielorussia prosegue il suo percorso, cercando di bilanciare la necessità di stabilità interna con le sfide di una geopolitica in continua evoluzione. Il settimo mandato di Lukashenko rappresenta un segnale di continuità per il Paese, pur lasciando aperte molte domande sul futuro a lungo termine.