Los Angeles a ferro e fuoco per proteggere l’illegalità. (Video)
8 Giu 2025 - USA
Proteste violente contro i raid dell’ICE: incendi, saccheggi e scontri. Il governatore democratico difende l’immigrazione illegale, mentre il presidente Trump interviene per ristabilire l’ordine e proteggere i cittadini onesti.
Una città ostaggio della violenza: la sinistra difende l’illegalità
In questi giorni Los Angeles è sprofondata in una spirale di violenze, incendi e saccheggi in risposta ai controlli dell’ICE, l’agenzia federale per l’immigrazione, che ha condotto alcuni blitz contro clandestini e criminali recidivi nascosti in quartieri a forte presenza ispanica. La reazione? Non pacifiche manifestazioni, ma assedio urbano: macchine incendiate, negozi saccheggiati, poliziotti aggrediti. Ancora una volta, l’estrema sinistra americana mostra il suo vero volto: quando lo Stato cerca di far rispettare la legge, scoppia l’insurrezione.
Arresti e retate: colpiti anche membri di gang
In sole 48 ore, le autorità federali hanno arrestato oltre 100 soggetti irregolari, molti dei quali già segnalati per attività criminali. Tra gli arrestati anche membri di gang latinoamericane coinvolti in traffici di droga e armi. L’operazione mirava a restituire sicurezza ai quartieri popolari — gli stessi che le amministrazioni progressiste hanno abbandonato da anni al degrado e all’illegalità.
Trump ristabilisce l’ordine: “Lo Stato non può cedere al caos”
A fronte dell’incapacità delle autorità locali di gestire la situazione, il presidente Donald Trump è intervenuto con decisione: 2.000 uomini della Guardia Nazionale sono stati mobilitati per presidiare la città e proteggere i cittadini onesti. “Non permetteremo che bande mascherate impongano la legge della strada. Lo Stato ha il dovere di proteggere i suoi confini e i suoi cittadini”, ha dichiarato Trump. A Camp Pendleton, i Marines sono stati messi in allerta per un possibile supporto.
Newsom e l’ipocrisia democratica: “Non toccate gli irregolari”
Il governatore della California, il democratico Gavin Newsom, ha invece condannato l’intervento federale e difeso i manifestanti. Per lui, il problema non sono i violenti di strada, ma il fatto che si stia “criminalizzando l’immigrazione”. Una dichiarazione che suona come un insulto ai milioni di cittadini che rispettano le regole, pagano le tasse e subiscono le conseguenze del lassismo progressista. Una sinistra che ormai non distingue più tra chi cerca giustizia e chi si fa scudo dell’immigrazione per distruggere le fondamenta dello Stato di diritto.
Legalità o anarchia: la sfida politica americana
L’episodio di Los Angeles è solo l’ultimo di una lunga serie. Quando si cerca di far rispettare la legge sull’immigrazione, le città amministrate dai democratici vanno in tilt, incapaci di scegliere tra legalità e compiacenza verso il crimine. La narrazione del “sogno americano” rischia di crollare se si trasforma in un incubo di impunità, dove chi protesta ha sempre ragione, anche quando incendia le strade e aggredisce la polizia.
Una lezione anche per l’Europa
Quello che sta accadendo negli Stati Uniti dovrebbe far riflettere anche l’Europa e l’Italia: senza un controllo serio dei flussi migratori e senza l’autorità di far rispettare le regole, la convivenza civile è destinata a saltare. Chi si oppone al controllo dei confini e alla legalità non difende i diritti, ma mina le basi della democrazia.