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L’Europarlamento apre all’uso delle armi Ue contro la Russia

20 Set 2024 - Europa

La risoluzione non vincolante spacca le forze politiche italiane, mentre l'Europa invita a rimuovere le restrizioni sull'impiego delle armi occidentali da parte di Kiev.

L’Europarlamento apre all’uso delle armi Ue contro la Russia

Il Parlamento Europeo approva una risoluzione non vincolante sul sostegno militare all’Ucraina: divisioni interne e controversie

Il 19 settembre 2024, il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione non vincolante per rafforzare il sostegno militare all’Ucraina, con un controverso paragrafo che ha riacceso il dibattito politico. Il punto più discusso della risoluzione è il paragrafo 8, che invita gli Stati membri a rimuovere le restrizioni sull’uso delle armi fornite a Kiev, consentendo agli ucraini di colpire obiettivi militari legittimi anche in territorio russo. Il voto su questo specifico paragrafo ha confermato le divisioni sia all’interno del governo italiano che nell’opposizione, riflettendo una linea comune a livello europeo.

La risoluzione e il voto

La risoluzione è stata approvata con un ampio margine: 425 voti favorevoli, 131 contrari e 63 astensioni. Tuttavia, il paragrafo 8, il più controverso, ha ottenuto un sostegno minore, con 377 voti a favore, 191 contrari e 51 astensioni. Il testo sottolinea che le attuali restrizioni impediscono all’Ucraina di esercitare pienamente il proprio diritto alla legittima difesa e la espongono agli attacchi russi. Inoltre, il Parlamento ha espresso preoccupazione per la riduzione degli aiuti militari bilaterali da parte di alcuni Stati membri e ha esortato ad accelerare la consegna di armi, inclusi missili TAURUS e sistemi di difesa aerea.

Divisioni tra i gruppi politici e il governo italiano

In Italia, la risoluzione ha evidenziato le fratture politiche tra i partiti della maggioranza di governo. Fratelli d’Italia (FdI) e Forza Italia (FI) hanno votato a favore del testo complessivo, mentre la Lega si è opposta. Tuttavia, sia FdI che FI si sono opposti alla conferma del paragrafo 8, mostrando così una certa cautela verso l’espansione del conflitto in Russia. All’interno dell’opposizione, il Partito Democratico (PD) ha votato in gran parte a favore della risoluzione, pur mantenendo riserve sul paragrafo 8, mentre il Movimento 5 Stelle (M5S), i Verdi e Sinistra Italiana hanno votato contro l’intero testo, criticandolo come un’invito all’escalation militare.

Reazioni e prospettive future

Questa risoluzione, pur essendo non vincolante, rappresenta un chiaro messaggio politico. Alcuni membri del Parlamento europeo hanno espresso preoccupazione per un’eventuale escalation del conflitto e per il coinvolgimento indiretto degli Stati membri, temendo che consentire attacchi contro obiettivi russi possa allargare la portata della guerra. Tuttavia, i sostenitori della risoluzione sottolineano l’importanza di garantire all’Ucraina gli strumenti necessari per difendersi efficacemente, soprattutto alla luce della lentezza delle consegne di armi e munizioni da parte degli Stati membri.

La risoluzione continua a spingere per un rafforzamento delle sanzioni contro Russia, Iran, Corea del Nord e altri paesi che supportano militarmente Mosca. Sul lungo termine, il Parlamento preme per una soluzione pacifica del conflitto, basata sul rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina.

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