Le accuse di Tucker Carlson: le armi inviate all’Ucraina finiscono ai cartelli della droga (Video)
11 Feb 2025 - USA
Tucker Carlson denuncia il traffico illecito di armi americane in Ucraina: fino alla metà degli aiuti militari finirebbe nelle mani dei cartelli della droga. La CIA sapeva? Trump pronto a far luce su uno scandalo che l’amministrazione Biden ha ignorato.

Il giornalista americano Tucker Carlson ha lanciato pesanti accuse contro la gestione degli aiuti militari statunitensi all’Ucraina. Secondo quanto dichiarato in una recente intervista, fino alla metà delle armi inviate a Kiev verrebbe rivenduta illegalmente, spesso finendo nelle mani dei cartelli della droga operanti al confine meridionale degli Stati Uniti. Un’accusa che, se confermata, getterebbe un’ombra inquietante sulla trasparenza dell’amministrazione Biden e sulla reale destinazione dei miliardi di dollari investiti nel conflitto.
Traffico d’armi: il silenzio dei media
Carlson ha sottolineato come le grandi testate giornalistiche americane abbiano ignorato sistematicamente questo tema, limitandosi a riportare la versione ufficiale fornita dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Quest’ultimo, infatti, ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento del proprio esercito nel traffico illegale di armi. Tuttavia, Carlson ha insistito sul fatto che procurarsi armamenti ucraini sia oggi un’operazione relativamente semplice, tanto che – a suo dire – persino il New York Times potrebbe acquistarli online.
Complicità delle agenzie di intelligence?
Un altro aspetto inquietante sollevato dal giornalista riguarda il possibile coinvolgimento delle agenzie di intelligence statunitensi. Carlson si dice certo che la CIA sia a conoscenza del traffico d’armi, e ipotizza che possa addirittura trarne vantaggio economico. Pur ammettendo di non avere prove dirette, si chiede come sia possibile che una realtà tanto evidente sfugga all’attenzione di chi dovrebbe vigilare sulla sicurezza nazionale.
L’implicazione è chiara: se i servizi segreti americani sono al corrente di questa realtà e non intervengono, significa che dietro al supporto militare a Kiev potrebbero celarsi interessi meno nobili rispetto alla narrazione ufficiale.
Una falla nella strategia occidentale?
Se le dichiarazioni di Carlson fossero confermate, saremmo di fronte a un clamoroso fallimento delle politiche di sicurezza statunitensi ed europee. Non solo miliardi di dollari in armamenti verrebbero sottratti agli scopi bellici dichiarati, ma finirebbero direttamente nelle mani di organizzazioni criminali che operano a pochi passi dal territorio americano.
Questo scenario solleva interrogativi ancora più ampi sulla strategia dell’Occidente in Ucraina. L’obiettivo dichiarato era quello di rafforzare la resistenza contro la Russia, ma se le armi finiscono altrove, chi ne sta realmente beneficiando? E soprattutto, chi sta coprendo questa rete di traffici illeciti?
Trump farà luce su questo scandalo?
Con la nuova presidenza Trump, gli equilibri della politica americana sono cambiati e finalmente c’è la possibilità di fare luce su questi traffici illeciti. A differenza della precedente amministrazione, che ha riversato miliardi di dollari in Ucraina senza alcun controllo, l’attuale leadership alla Casa Bianca ha già dimostrato di non temere le verità scomode e di non piegarsi alle pressioni dell’establishment.
Se qualcuno ha approfittato della guerra per arricchirsi illegalmente o ha messo in pericolo la sicurezza globale vendendo armi ai cartelli della droga, è arrivato il momento che venga smascherato. Trump ha già promesso un approccio diverso alla politica estera e alla gestione della sicurezza nazionale: questa potrebbe essere l’occasione perfetta per dimostrare che gli interessi del suo popolo vengono prima di tutto, e che le guerre per procura non possono diventare un affare per pochi ai danni dell’intera collettività.
💥 Tucker #Carlson sgancia la bomba: “Fino al 50% delle armi inviate in #Ucraina viene venduto, molte finiscono ai cartelli della droga.”
La CIA è complice? #Trump indagherà?
#Geopolitica #Zelensky pic.twitter.com/QCJSt5fhNk
— Il Politico Web (@ilpolitico_web) February 11, 2025