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La Russia aggiorna la dottrina nucleare: “Risposta ferma alle minacce occidentali”

19 Nov 2024 - Russia

Il Cremlino amplia i criteri per l’uso delle armi nucleari dopo il via libera degli USA all'Ucraina sui missili a lungo raggio. Zakharova avverte: "Coinvolgimento diretto dell'Occidente porterà conseguenze appropriate".

La Russia aggiorna la dottrina nucleare: “Risposta ferma alle minacce occidentali”

La Russia ha ufficialmente modificato la sua dottrina nucleare, ampliando le condizioni in cui potrebbe ricorrere a un attacco nucleare. Questa mossa, resa nota dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, rappresenta una risposta diretta alle crescenti tensioni con l’Occidente, in particolare dopo il via libera degli Stati Uniti all’uso di missili a lungo raggio da parte dell’Ucraina contro obiettivi in territorio russo.

Un aggiornamento “necessario”

Secondo Peskov, l’aggiornamento della dottrina nucleare era necessario per allineare i principi strategici russi alla situazione attuale. “Era necessario allineare i nostri principi all’attuale situazione”, ha dichiarato il portavoce, lasciando intendere che Mosca considera le recenti decisioni di Washington un’escalation diretta della guerra in Ucraina.

Il decreto firmato da Vladimir Putin prevede una maggiore flessibilità nelle condizioni che giustificherebbero l’uso di armi nucleari. Sebbene il Cremlino non abbia rivelato dettagli specifici, il cambiamento potrebbe includere anche risposte a minacce percepite che non si limitano all’uso di armi convenzionali.

Le minacce di Mosca in risposta agli armamenti statunitensi

La tensione è ulteriormente aggravata dalle dichiarazioni della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha avvertito delle conseguenze di un eventuale utilizzo di missili statunitensi sul territorio russo. “L’uso da parte del regime di Kiev di missili a lungo raggio per attacchi sul nostro territorio significherà il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti e dei loro satelliti nella lotta contro la Russia”, ha dichiarato Zakharova durante un briefing al G20 di Rio de Janeiro. Ha aggiunto che una simile azione rappresenterebbe un cambiamento radicale nella natura del conflitto, suggerendo una possibile escalation militare su scala globale.

Zakharova non ha risparmiato critiche sarcastiche nei confronti del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e del suo governo, affermando che non esiste alcuna “arma miracolosa” capace di influenzare l’esito del conflitto, indipendentemente dal supporto occidentale.

Un punto di svolta nella guerra?

La decisione della Russia di aggiornare la sua dottrina nucleare segna un passaggio significativo nella guerra in Ucraina, trasformandola da un conflitto regionale a una minaccia potenziale per la sicurezza globale. La possibilità di un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti e di altri Paesi occidentali aumenta il rischio di una guerra su scala più ampia, soprattutto considerando la retorica russa sempre più aggressiva.

L’attenzione ora si sposta sulle risposte diplomatiche e militari degli alleati occidentali. Se da un lato Washington continua a sostenere Kiev fornendo armamenti avanzati, dall’altro cresce la preoccupazione che la spirale di escalation possa condurre a scenari imprevedibili, inclusa una possibile crisi nucleare.

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