Israele e Hamas, scambio di prigionieri: 90 palestinesi e 3 ostaggi israeliani liberati
20 Gen 2025 - Medio Oriente
Tra i palestinesi rilasciati, 69 donne e 21 adolescenti. Tornano a casa anche le tre donne israeliane rapite il 7 ottobre.

Il rilascio dei prigionieri palestinesi
Ieri, nell’ambito del delicato cessate il fuoco raggiunto tra Hamas e Israele, 90 prigionieri palestinesi hanno riacquistato la libertà. Tra questi figurano 69 donne e 21 adolescenti provenienti dalla Cisgiordania e da Gerusalemme. La maggior parte dei rilasciati era detenuta nel carcere di Ofer, vicino a Ramallah, in Cisgiordania. Al loro ritorno, migliaia di persone li hanno accolti con gioia, in una celebrazione che riflette l’importanza simbolica e personale di questa liberazione.
Tra le personalità di rilievo rilasciate spicca Khalida Jarrar, leader del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (Fplp). La 62enne, in detenzione amministrativa dal 2023, è stata accolta calorosamente dai suoi familiari a Ramallah. In un commento rilasciato all’Associated Press, Jarrar ha espresso emozioni contrastanti: “Da una parte c’è la gioia della libertà, dall’altra il dolore per le tante vite palestinesi perse”.
Le storie dei detenuti rilasciati
Tra i rilasciati figura anche Bushra al-Tawil, una giornalista incarcerata nel marzo 2024. La sua liberazione è stata un sollievo dopo mesi di difficoltà: “Grazie a Dio, sapevamo che prima o poi sarebbe arrivato il momento”. Un altro nome significativo è quello di Shatha Jarabaa, arrestata per aver criticato l’operazione militare israeliana a Gaza sui social media. “In carcere il trattamento è stato disumano”, ha raccontato. Questi racconti evidenziano il lato umano di una questione intrinsecamente politica.
La liberazione delle donne israeliane
Sul fronte opposto, Hamas ha rilasciato tre donne israeliane, prigioniere dall’attacco del 7 ottobre 2023. Emily Damari, cittadina britannica di 28 anni, Romi Gonen, 24 anni, e Doron Steinbrecher, 31 anni, hanno finalmente ritrovato le loro famiglie dopo un lungo calvario nei tunnel sotto Gaza. Le donne, affidate alla Croce Rossa, sono apparse in condizioni stabili, ma il trauma delle settimane di prigionia sarà una ferita difficile da sanare. Il presidente americano Joe Biden ha accolto con favore il cessate il fuoco, sottolineando l’importanza di un silenzio delle armi che restituisca umanità ai coinvolti.
Un equilibrio fragile
Questo scambio di prigionieri riflette le profonde divisioni e le sofferenze che segnano il conflitto israelo-palestinese. Da un lato, la celebrazione per i palestinesi rilasciati e il sollievo per le donne israeliane liberate; dall’altro, un contesto di dolore, violenza e recriminazioni. La strada verso una pace duratura rimane incerta, ma ogni gesto che mette la vita umana al centro accende una speranza per il futuro.