Il bluff del campo largo: un’unione contro, non per governare
26 Mag 2025 - Approfondimenti Politici
Dal voto a Genova alla politica estera nazionale: la sinistra si illude che basti sommare sigle per governare. Ma il campo largo è solo una fragile accozzaglia pronta a implodere.

Coalizioni da laboratorio, governi da incubo
Quella che a Genova viene venduta come una “sintesi progressista” è in realtà la solita sommatoria di interessi divergenti, cucita con lo spago dell’anti-destrismo. Il cosiddetto campo largo non è altro che un’alleanza a tempo, costruita solo per battere il centrodestra alle urne, senza nessuna prospettiva reale di governo. Lo si è visto chiaramente in Parlamento, dove PD, 5 Stelle e sinistra radicale si sono ostacolati a vicenda su ogni dossier: dal PNRR alle riforme istituzionali, fino ai decreti sull’immigrazione.
Sulla politica estera? Una farsa permanente
Le fratture più gravi emergono quando si parla di Italia nel mondo. C’è chi – come il PD – finge atlantismo per salvare la faccia con Bruxelles, e chi – come Conte o Fratoianni – grida al disarmo e chiede lo stop agli aiuti a Kiev. Per non parlare poi delle posizioni su Israele e sulla guerra a Gaza, con alcune parti, le cui posizioni rasentano l’antisemitismo. Risultato: una linea estera che cambia a seconda dell’intervista, una politica schizofrenica che ci ha reso marginali tanto a Washington quanto a Mosca. Mentre Meloni, Tajani e Crosetto tengono saldi i rapporti internazionali con chiarezza e coerenza, il campo largo litiga pure sulla posizione da tenere all’ONU.
Il campo largo è solo una tregua elettorale
L’idea che si possa governare un Paese con visioni opposte su fisco, energia, sicurezza e libertà educativa è semplicemente folle. Il campo largo è una formula pensata dai vertici, non dal popolo. Funziona solo nei palazzi e nelle conferenze stampa. Poi arriva la realtà – una delibera, una crisi, una riforma – e tutto salta. L’Italia non può permettersi maggioranze costruite contro qualcosa. Servono progetti chiari, coesione e responsabilità. Tutto ciò che il campo largo, per sua natura, non potrà mai offrire.