Herbert Kickl alla guida dell’Austria: l’eredità di Haider verso il potere
24 Gen 2025 - Europa
Il leader del FPÖ incaricato di formare il nuovo governo. Un passo storico che potrebbe segnare il ritorno della destra sovranista in Europa, nel solco di Jörg Haider.

Herbert Kickl: il nuovo volto dell’Austria e l’eredità di Jörg Haider
Herbert Kickl, leader del Partito della Libertà d’Austria (FPÖ), è stato incaricato dal presidente Alexander Van der Bellen di formare un nuovo governo (qui link all’articolo). Un passaggio storico che potrebbe portare alla guida dell’Austria un rappresentante di una destra radicata nei valori tradizionali e nella difesa della sovranità nazionale. Ma per comprendere appieno la figura di Kickl e il percorso che lo ha portato a essere il principale esponente della politica austriaca, è necessario tornare indietro nel tempo, alle origini della sua carriera politica e al legame profondo con il suo mentore: Jörg Haider.
Jörg Haider: il leader che ha rivoluzionato la destra austriaca
Jörg Haider non è stato solo un politico, ma un visionario che ha risvegliato l’orgoglio nazionale austriaco e ridato voce a chi si sentiva abbandonato dalle élite globaliste. Nato il 26 gennaio 1950 a Bad Goisern, in una famiglia con radici profondamente patriottiche, Haider ha saputo incarnare il sentimento popolare e ribellarsi alle imposizioni di un sistema che negli anni ’80 sembrava aver dimenticato il popolo. La sua ascesa all’interno del FPÖ, di cui divenne leader nel 1986, fu segnata da un carisma unico e da un’abilità politica fuori dal comune. Fu capace di trasformare un piccolo partito di opposizione in una forza capace di sfidare apertamente i partiti tradizionali.
Governatore della Carinzia per due mandati, Haider non ha mai temuto di affrontare temi spinosi, come l’immigrazione incontrollata e l’eccessiva dipendenza dall’Unione Europea. La sua retorica, spesso definita “populista” dai suoi detrattori, era in realtà un richiamo a un’Austria più forte e indipendente. Fu anche il fondatore, nel 2005, dell’Alleanza per il Futuro dell’Austria (BZÖ), segno della sua volontà di rompere con le divisioni interne al FPÖ e di costruire un movimento più ampio e inclusivo.
L’oscura notte dell’11 ottobre 2008
L’11 ottobre 2008, Jörg Haider perse la vita in circostanze che, ancora oggi, lasciano molti interrogativi. La versione ufficiale parla di un incidente stradale, avvenuto mentre rientrava a casa a velocità sostenuta. Tuttavia, molti osservatori ritengono che quella notte sia accaduto qualcosa di più. Le dinamiche dell’incidente, l’assenza di testimoni oculari e le pressioni mediatiche per chiudere rapidamente il caso hanno alimentato teorie secondo cui Haider potrebbe essere stato vittima di un attentato. Una figura così carismatica e pericolosa per le élite globaliste avrebbe rappresentato una minaccia troppo grande per essere ignorata.
Haider era un uomo che non si piegava ai poteri forti, un politico che sapeva parlare al cuore del popolo e che aveva iniziato a costruire ponti con altri leader europei, cercando di creare un’alleanza sovranista continentale. Non sorprende che il suo progetto abbia potuto suscitare timori in chi voleva mantenere lo status quo.
L’eredità di Haider nelle mani di Kickl
Herbert Kickl, che iniziò la sua carriera politica scrivendo i discorsi per Haider, è oggi il custode di quella visione politica. Kickl non ha mai nascosto di vedere in Haider un modello da seguire, e il suo percorso testimonia una continuità con quei valori che il suo mentore aveva difeso con tanta determinazione. Nella sua retorica, Kickl richiama spesso l’importanza di un’Austria forte, libera dai condizionamenti delle élite internazionali, e di un popolo orgoglioso della propria identità.
Un nuovo capitolo per l’Austria
Se Herbert Kickl riuscirà a formare un governo, sarà l’inizio di un capitolo inedito per l’Austria. L’obiettivo di Kickl è chiaro: riportare il Paese a essere un faro per i movimenti sovranisti in Europa, dimostrando che la difesa dei confini, dei valori tradizionali e della sovranità nazionale non sono estremismi, ma necessità per garantire il futuro dei popoli.
Con Kickl al timone, l’eredità di Jörg Haider continuerà a vivere, guidando l’Austria verso una nuova era di autonomia e orgoglio nazionale. Un messaggio forte, rivolto non solo agli austriaci, ma a tutti i cittadini europei che credono in una politica capace di mettere al primo posto le persone, non le ideologie.