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Gli Stati Uniti lasciano l’ONU: stop ai fondi per Unrwa e ritiro dall’Unhrc

4 Feb 2025 - USA

L’amministrazione americana annuncia il ritiro dal Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU e il blocco dei finanziamenti all’agenzia per i rifugiati palestinesi. Netanyahu alla Casa Bianca: “Decisione giusta contro l’ipocrisia internazionale”.

Gli Stati Uniti lasciano l’ONU: stop ai fondi per Unrwa e ritiro dall’Unhrc

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato un ordine esecutivo che sancisce il ritiro degli Stati Uniti da una serie di organismi delle Nazioni Unite e avvia una revisione completa dei finanziamenti statunitensi all’ente internazionale. Tra le decisioni più rilevanti, Washington lascerà il Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU (UNHRC) e sospenderà i finanziamenti all’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi. Inoltre, sarà esaminato il coinvolgimento nell’UNESCO, considerato da molti un organismo ostile agli interessi americani e occidentali.

Una svolta storica per la politica estera americana

La mossa di Trump arriva in un momento di tensioni internazionali e segna un netto distacco dalla politica accomodante del predecessore Biden, il quale aveva riportato gli Stati Uniti all’interno di queste istituzioni durante il suo mandato. Il Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU è da tempo accusato di pregiudizio anti-israeliano e di offrire una piattaforma a regimi dittatoriali, come Iran, Cuba e Cina, permettendo loro di manipolare il discorso internazionale sui diritti umani.

L’UNRWA, inoltre, è da anni nel mirino dell’amministrazione repubblicana per i suoi presunti legami con Hamas e per il suo ruolo nella perpetuazione del conflitto israelo-palestinese, anziché nella sua risoluzione. Già nel suo primo mandato, Trump aveva sospeso i finanziamenti a questo organismo, ma Joe Biden li aveva ripristinati, destinando miliardi di dollari a un’agenzia che, secondo fonti israeliane, finisce per alimentare l’estremismo palestinese.

Netanyahu a Washington: un’alleanza sempre più forte

La firma dell’ordine esecutivo è avvenuta in concomitanza con un incontro nello Studio Ovale tra Trump e il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu. I due leader hanno ribadito il loro comune impegno nella lotta contro il terrorismo islamico e nella difesa di Israele contro le pressioni delle organizzazioni internazionali, spesso influenzate da governi ostili all’Occidente.

“L’ONU ha un enorme potenziale, ma al momento non lo sta realizzando. Per troppo tempo è stata inefficace e gestita male” – ha dichiarato Trump ai giornalisti dopo l’incontro, aggiungendo che gli Stati Uniti non possono più finanziare organismi che promuovono sentimenti anti-americani e anti-israeliani.

Trump avverte l’Iran: “Se mi assassinano, il Paese verrà annientato”

Nel corso della giornata, Trump ha firmato anche un ordine esecutivo volto ad aumentare la pressione su Teheran, dopo che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha sventato un complotto iraniano per uccidere l’ex presidente prima delle elezioni.

“Se l’Iran dovesse attentare alla mia vita, ho lasciato istruzioni affinché venga annientato. Non rimarrà nulla” – ha dichiarato Trump con fermezza, dimostrando ancora una volta il suo approccio senza compromessi nella difesa della sicurezza americana.

Una nuova politica estera senza compromessi

Con questa decisione, Donald Trump ribadisce il primato della sovranità americana sulle ingerenze delle istituzioni internazionali, segnando una svolta rispetto alle politiche di Biden, che avevano riportato gli Stati Uniti in una posizione di sudditanza rispetto all’ONU.

La sua strategia, basata su forza, realismo e difesa dell’alleanza con Israele, rappresenta un chiaro segnale ai nemici dell’America: l’era dell’appeasement è finita.

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