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Germania, sciopero paralizza gli aeroporti: caos e voli cancellati

10 Mar 2025 - Finanza

Blocco totale in tredici scali tedeschi per lo sciopero del sindacato Ver.di. Oltre 3.400 voli cancellati e 510.000 passeggeri coinvolti. Al centro della protesta, aumenti salariali e migliori condizioni di lavoro.

Germania, sciopero paralizza gli aeroporti: caos e voli cancellati

Le richieste salariali dei lavoratori

Dalla mezzanotte del 10 marzo 2025, tredici aeroporti tedeschi sono stati colpiti da uno sciopero di 24 ore indetto dal sindacato Ver.di, causando il blocco quasi totale del traffico aereo in Germania. La mobilitazione nasce da una doppia controversia salariale, con richieste di aumenti significativi e miglioramenti delle condizioni di lavoro per il personale di terra, i servizi pubblici e la sicurezza aerea.

Al centro della protesta c’è la richiesta di un aumento dell’8% per i lavoratori del settore aeroportuale, con un minimo garantito di 350 euro in più al mese. Oltre agli incrementi retributivi, il sindacato Ver.di chiede anche tre giorni di ferie supplementari. Per il personale della sicurezza aerea, le rivendicazioni includono l’introduzione di 30 giorni di ferie e la possibilità di scegliere liberamente il medico per le visite mediche obbligatorie, tema considerato particolarmente rilevante a causa delle difficili condizioni di lavoro.

Le trattative tra il sindacato e i datori di lavoro sono in fase di stallo, con il prossimo round di negoziati previsto per il 14 marzo a Potsdam. Il sindacato ritiene che l’inflazione e l’aumento del costo della vita rendano necessario un adeguamento salariale che garantisca un potere d’acquisto sufficiente ai lavoratori del settore. I rappresentanti dei dipendenti hanno più volte sottolineato che, nonostante la crescita del traffico aereo e i profitti registrati dai principali gestori aeroportuali, i salari non sono aumentati in proporzione e le condizioni di lavoro restano particolarmente difficili.

Un impatto economico su larga scala

Lo sciopero ha portato alla cancellazione di oltre 3.400 voli, coinvolgendo circa 510.000 passeggeri. L’aeroporto di Francoforte, il principale scalo tedesco, ha visto la cancellazione di 1.054 voli su 1.116, con circa 150.000 passeggeri colpiti dallo stop. Il danno economico per le compagnie aeree e per il settore del trasporto aereo è significativo, con ripercussioni che si estendono anche ai viaggiatori d’affari e al settore del turismo.

L’Associazione degli Aeroporti Tedeschi (ADV) ha criticato lo sciopero, definendolo sproporzionato e dannoso per l’economia del paese. I datori di lavoro sostengono di aver già fatto offerte competitive e accusano il sindacato di voler forzare un accordo con modalità che penalizzano milioni di viaggiatori. Dal canto suo, Ver.di ribatte che senza un’azione forte non sarebbe possibile ottenere un reale miglioramento delle condizioni salariali e lavorative dei dipendenti aeroportuali.

Le prospettive per il settore

Mentre i passeggeri si trovano bloccati e le compagnie aeree devono riorganizzare migliaia di voli, il governo tedesco segue da vicino l’evolversi della situazione. La possibilità di nuovi scioperi nei prossimi giorni resta concreta, soprattutto se i negoziati di Potsdam non porteranno a un’intesa.

Questo sciopero rappresenta una delle più significative interruzioni del traffico aereo in Germania negli ultimi anni e si inserisce in un contesto più ampio di tensioni salariali nel settore dei trasporti pubblici. Se non verranno trovate soluzioni adeguate, le ripercussioni economiche potrebbero estendersi ben oltre il settore aeroportuale, incidendo sul commercio e sulla competitività della Germania nel panorama europeo.

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