Germania al voto: elezioni decisive per il futuro del Paese
23 Feb 2025 - Europa
Oggi i tedeschi tornano alle urne per elezioni anticipate che potrebbero ridisegnare il panorama politico. Sfida aperta per la cancelleria, con CDU, SPD, Verdi e AfD in corsa.

Oggi la Germania si trova a un bivio con le elezioni anticipate che potrebbero segnare una svolta radicale nella politica del Paese. Dopo il fallimento della coalizione “semaforo” guidata dal socialdemocratico Olaf Scholz, il Paese si prepara a voltare pagina, con la possibilità concreta di un ritorno alla guida conservatrice o, per la prima volta, con un’affermazione senza precedenti dell’AfD.
Friedrich Merz: Il conservatorismo come risposta alla crisi
Il candidato favorito, Friedrich Merz della CDU, rappresenta il ritorno alla stabilità dopo anni di incertezza economica e sociale. Ex uomo di punta nel settore privato e deciso avversario della deriva progressista della Merkel, Merz ha ricondotto il partito su posizioni più solide, opponendosi alla gestione caotica dell’immigrazione e al collasso economico causato dalle politiche ecologiste estreme. Con un programma basato su sicurezza, crescita e rigore, Merz si propone di ripristinare la fiducia degli elettori tradizionali della CDU, molti dei quali negli ultimi anni si erano avvicinati all’AfD. I sondaggi lo danno in testa con circa il 32%, ma la partita è tutt’altro che chiusa.
Alice Weidel: La crescita inarrestabile dell’AfD
Il vero fenomeno di queste elezioni è Alice Weidel, leader di Alternativa per la Germania (AfD), che ha saputo intercettare il malcontento popolare con un messaggio chiaro: basta immigrazione incontrollata, basta politiche suicida sul clima, basta sottomissione all’UE. Con sondaggi che attestano il partito oltre il 20%, l’AfD non è più solo una forza di protesta, ma una realtà concreta che spaventa l’establishment. Weidel ha ribadito la necessità di una “remigrazione” e di una difesa dell’identità tedesca, temi che fino a pochi anni fa erano considerati tabù ma che oggi risuonano con forza tra gli elettori stanchi delle politiche permissive di Berlino.
Olaf Scholz: Un cancelliere ormai delegittimato
Dopo tre anni di governo disastroso, Scholz si presenta come un candidato debole, privo di una chiara visione per il futuro della Germania. La sua coalizione è implosa sotto il peso delle divisioni interne e della crescente insoddisfazione popolare per l’aumento della criminalità, la crisi energetica e la gestione inefficace dell’immigrazione. Con un SPD fermo attorno al 15-18%, Scholz ha cercato disperatamente di rilanciarsi puntando su una retorica di stabilità, ma il suo mandato è ormai simbolo di fallimento.
Robert Habeck e i Verdi: Il tracollo dell’utopia ecologista
Robert Habeck, candidato dei Verdi e attuale ministro dell’Economia, paga il prezzo di politiche ambientaliste radicali che hanno messo in ginocchio l’industria tedesca. Le sue decisioni sull’energia e l’opposizione all’uso del nucleare hanno contribuito a un’impennata dei prezzi e a una crisi economica che ha colpito milioni di famiglie. Malgrado il sostegno dei media mainstream, i Verdi hanno perso consenso e difficilmente potranno giocare un ruolo di primo piano nel futuro governo.
Una Germania che cambia?
L’esito di queste elezioni sarà decisivo non solo per la Germania, ma per l’intera Europa. Con un possibile governo conservatore o con un rafforzamento senza precedenti dell’AfD, si apre la possibilità di un netto cambio di rotta su immigrazione, sovranità nazionale e rapporti con Bruxelles. Il voto di oggi segnerà un punto di svolta per il futuro del Paese e dell’Unione Europea.