Forza Italia giovanile flirta con la sinistra e sconfessa Vannacci
2 Giu 2025 - Italia
Al congresso dei Giovani azzurri, Leoni attacca Vannacci e invita Fedez: tra retorica inclusiva e moralismo politically correct, FI sembra aver smarrito il centrodestra
Giovani Forza Italia all’attacco di Vannacci. Ma che c’entra tutto questo con il centrodestra?
Al congresso nazionale dei Giovani di Forza Italia, tenutosi il 31 maggio al Palazzo dei Congressi all’EUR, Simone Leoni è stato eletto nuovo segretario del movimento giovanile azzurro. A colpire non è tanto l’elezione – scontata – quanto il tono e il contenuto del suo discorso inaugurale. Un attacco frontale, non troppo velato, a Roberto Vannacci e, con lui, all’intera area identitaria che oggi rappresenta uno dei volti più autentici del centrodestra italiano.
Leoni moralista: il nuovo che sa di vecchio
Senza fare nomi, Leoni ha parlato di “aberranti affermazioni” su disabili, stranieri e omosessuali, lanciandosi in una requisitoria morale che pare uscita più da un convegno dell’Arcigay che da una convention di centrodestra. “Chi sostiene che un bambino disabile vada separato, che chi ha la pelle nera non sia italiano o che chi è gay non sia normale… deve vergognarsi”, ha dichiarato tra gli applausi entusiasti di una platea che sembra avere dimenticato non solo Berlusconi, ma anche il buonsenso.
Ci si chiede se davvero il futuro del partito fondato da chi portava le camicie verdi della Lega al governo, sia ora affidato a chi riprende la retorica inclusiva a tutti i costi – quella stessa che la sinistra ha usato per anni per zittire ogni voce fuori dal coro.
La reazione della Lega: “Inaccettabile”
Non è mancata la replica della Lega. Luca Toccalini, coordinatore federale della Lega Giovani, ha espresso disappunto per i toni usati contro un alleato di coalizione, ricordando come Silvio Berlusconi abbia sempre lavorato per unire e non per dividere. Il riferimento è chiaro: attaccare Vannacci non è solo un attacco personale, ma un attacco a quella parte del centrodestra che parla con chiarezza e senza paura dei temi che contano davvero.
Fedez, star d’onore: sinistra dentro, azzurri fuori
A completare il quadro surreale, è arrivata la comparsata di Fedez. Il rapper – noto per le sue invettive contro Meloni, Salvini e qualsiasi cosa assomigli anche vagamente a una politica conservatrice – è stato accolto come “ospite d’onore” per parlare di salute mentale e disagio giovanile. Nobile intento, ma è lecito chiedersi: davvero in un congresso giovanile di un partito che dovrebbe appartenere al centrodestra non si trovava una figura meno caricaturale della sinistra radical chic?
Forza Italia, sempre più forza progressista
Il sospetto – neanche tanto velato – è che Forza Italia stia lentamente rinnegando le sue radici per inseguire l’ennesima narrazione moderata, politically correct e funzionale ai salotti che contano. Peccato che quei salotti, quando si vota, non portano più di qualche punto percentuale.
Se l’idea è quella di diventare una fotocopia sbiadita del Partito Democratico, magari sperando in una futura alleanza con Renzi e Calenda, che lo si dica chiaramente. Così, almeno, gli elettori sapranno regolarsi. Ma non si pretenda di essere ancora il perno del centrodestra mentre si usano gli stessi slogan, gli stessi toni e gli stessi ospiti dei festival dell’Unità.
