Foibe, la sinistra slovena e croata vuole censurare la verità storica
13 Feb 2025 - Europa
Nove eurodeputati socialisti chiedono la rimozione della mostra organizzata da Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo. Fidanza: “Tentativo vergognoso di negare le atrocità titine”.

Nove eurodeputati socialisti di Slovenia e Croazia hanno scritto alla presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, per chiedere l’annullamento della mostra sulle Foibe organizzata da Fratelli d’Italia a Strasburgo. Una richiesta gravissima che dimostra come, ancora oggi, ci sia chi vuole riscrivere la storia per nascondere i crimini del regime titino e negare il martirio degli italiani infoibati e degli esuli giuliano-dalmati.
L’attacco ideologico della sinistra slavo-comunista
Nella loro lettera, i nove eurodeputati affermano che la mostra presenta una “completa distorsione dei fatti” e una visione “non veritiera” della storia recente di Italia, Slovenia e Croazia. Secondo loro, l’Istria, la Dalmazia e la costa croata sarebbero state “liberate” grazie alla resistenza popolare e partigiana, mentre le sofferenze inflitte ai nostri connazionali vengono completamente ignorate o addirittura giustificate. Un racconto vergognoso che rispecchia la vecchia propaganda comunista, la stessa che per decenni ha cercato di seppellire la verità sulle Foibe sotto una coltre di menzogne e silenzi.
Non contenti di questa negazione storica, i firmatari della lettera definiscono “scandaloso” che Fratelli d’Italia abbia potuto esporre la mostra al Parlamento Europeo, segno evidente di quanto certi ambienti della sinistra internazionale temano che emerga finalmente la verità storica sulla pulizia etnica subita dagli italiani d’Istria e Dalmazia.
La risposta di Fratelli d’Italia: “Una pagina buia per il Parlamento Europeo”
A replicare con fermezza è stato Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia-ECR al Parlamento Europeo, che ha definito la richiesta di censura “una pagina molto buia per il Parlamento europeo”. Fidanza ha sottolineato come, dopo 80 anni, ci sia ancora chi si ostina a negare le atrocità commesse dai partigiani comunisti di Tito, impedendo il giusto riconoscimento per le vittime delle Foibe e per gli esuli costretti ad abbandonare la loro terra natale.
“La mostra è stata promossa dal collega Stefano Cavedagna e dalla delegazione di Fratelli d’Italia con il supporto delle associazioni ANVGD e Comitato 10 Febbraio,” ha dichiarato Fidanza, ricordando come l’iniziativa abbia visto anche la partecipazione di eurodeputati sloveni del PPE. Proprio in Slovenia, l’ultimo governo ha portato alla luce centinaia di Foibe fino a poco tempo fa occultate, dimostrando come la pulizia etnica voluta dal regime di Tito sia stata un fenomeno esteso e sistematico.
Foibe: una verità scomoda per la sinistra internazionale
Questa polemica dimostra ancora una volta quanto sia difficile far emergere la verità sulle Foibe e sull’esodo giuliano-dalmata. La sinistra europea, legata a doppio filo con i nostalgici del comunismo, continua a minimizzare o a giustificare quei crimini, mentre attacca chi si impegna a mantenere viva la memoria storica. La mostra di Fratelli d’Italia è stata un’iniziativa necessaria per rompere il muro del silenzio, e il tentativo di censura da parte degli eurodeputati socialisti non fa altro che confermare quanto sia ancora urgente combattere questa battaglia culturale.
Le Foibe non sono solo una tragedia italiana, ma una tragedia europea, frutto della barbarie comunista che ha colpito l’intero continente. Chi oggi cerca di insabbiare questa storia dimostra di non aver mai rinnegato davvero quelle ideologie di morte che hanno insanguinato il secolo scorso. Fratelli d’Italia ha avuto il coraggio di riportare alla luce questa pagina buia, e non saranno certo i nostalgici filo-titini a condannarla di nuovo all’oblio.