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Vile atto vandalico contro la Foiba di Basovizza

8 Feb 2025 - Italia

Scritte in vernice rossa sul monumento nazionale: un attacco ignobile alla memoria delle vittime delle foibe. Indagini in corso per identificare i responsabili.

Vile atto vandalico contro la Foiba di Basovizza

Vandali imbrattano la Foiba di Basovizza: un attacco alla memoria storica degli italiani

Un atto vandalico gravissimo è stato perpetrato nella notte tra il 7 e l’8 febbraio ai danni del monumento della Foiba di Basovizza, a Trieste, luogo simbolo della tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.

Scritte in vernice rossa, dal sapore ideologico e provocatorio, sono comparse sul piazzale antistante il monumento: tra queste “Smrt fašizmu, svoboda narodu” (“Morte al fascismo, libertà ai popoli”) e “Trst je naš” (“Trieste è nostra”). Un atto ignobile, compiuto a ridosso del Giorno del Ricordo, con l’evidente intento di colpire il valore simbolico e commemorativo di questo luogo e la memoria delle migliaia di italiani massacrati dai partigiani titini nel secondo dopoguerra.

Indagini in corso: si cerca di risalire ai responsabili

Le forze dell’ordine si sono immediatamente attivate, acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza per risalire ai colpevoli di quello che è a tutti gli effetti un attacco alla memoria nazionale. Le autorità hanno avviato indagini per individuare i responsabili, mentre l’area è stata bonificata per rimuovere le scritte offensive.

La Russa: “Un’offesa alla memoria e al dolore di un’intera comunità”

Condanna unanime dal mondo politico. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha denunciato con forza il vile sfregio:

“Il vile sfregio alla Foiba di Basovizza è un atto inaccettabile, un’offesa alla memoria e al dolore di un’intera comunità alla quale rivolgiamo un forte abbraccio. Vandalizzare in questo modo un luogo simbolo della tragedia delle Foibe e farlo a ridosso del Giorno del Ricordo non è solo una vergognosa provocazione, ma un gesto di inaudita gravità che non può e non deve restare impunito. La mia solidarietà, forte e sincera, va alle famiglie delle vittime e a coloro che, giorno dopo giorno, continuano a difendere la verità storica di questa immane tragedia dall’odio, l’ignoranza e il negazionismo.”

Il Giorno del Ricordo: una verità che dà ancora fastidio

Il Giorno del Ricordo, istituito nel 2004 con la legge n. 92, è la giornata dedicata alla memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo forzato di centinaia di migliaia di italiani dall’Istria, Fiume e Dalmazia per mano dei partigiani comunisti jugoslavi. Per decenni questa tragedia è stata taciuta o minimizzata da una certa sinistra ideologica, che ha preferito insabbiare i crimini di Tito invece di riconoscere il sacrificio delle vittime italiane.

La Foiba di Basovizza è un luogo sacro per la memoria nazionale, testimone di una delle pagine più oscure della nostra storia. Il gesto vandalico di questi giorni dimostra come esista ancora oggi chi vuole cancellare la verità, tentando di delegittimare il sacrificio delle vittime e l’italianità di terre strappate con la violenza.

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