Cavo sottomarino Svezia-Lettonia danneggiato: indagini per sabotaggio
27 Gen 2025 - Europa
Indagini svedesi per sospetto sabotaggio. La Lettonia accusa la "flotta ombra" russa. Speranze riposte nel dialogo tra le potenze per evitare nuove escalation.

Danneggiato un cavo sottomarino tra Svezia e Lettonia: aperte indagini per sospetto sabotaggio
Il recente danneggiamento di un cavo sottomarino che collega la Svezia alla Lettonia, avvenuto nel Mar Baltico, ha acceso i riflettori sulla sicurezza delle infrastrutture critiche europee. Le autorità svedesi hanno sequestrato una nave sospetta, la Vezhen, battente bandiera maltese, e avviato un’indagine per “sabotaggio aggravato”.
Secondo quanto riportato dalla ministra degli Esteri lettone, Baiba Braze, il danno è stato individuato in un tratto di cavo situato nella zona economica esclusiva svedese. La Lettonia sta collaborando con Svezia, Estonia, Finlandia, Norvegia e altri partner per garantire che vengano adottate misure adeguate. “Una delle navi coinvolte appartiene alla flotta ombra russa, già sottoposta a sanzioni”, ha dichiarato Braze, annunciando l’intenzione di rafforzare ulteriormente le restrizioni contro Mosca.
La reazione europea e la cooperazione internazionale
Il primo ministro svedese, Ulf Kristersson, ha confermato la piena collaborazione tra i Paesi coinvolti e con la NATO per indagare sull’accaduto. Anche la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha espresso solidarietà con gli Stati membri affacciati sul Mar Baltico, sottolineando la necessità di proteggere le infrastrutture critiche e prevenire incidenti futuri.
Una crisi che evidenzia le tensioni nel Mar Baltico
Questo incidente si inserisce in un quadro già complesso di tensioni geopolitiche nella regione, accentuato dalla guerra in Ucraina e dalla crescente competizione tra blocchi internazionali. La sicurezza delle infrastrutture energetiche e di comunicazione rimane una priorità per tutti gli attori coinvolti, ma gli episodi di danneggiamento alimentano preoccupazioni che vanno oltre il contesto locale.
Un futuro di dialogo per evitare nuove escalation
Nonostante le difficoltà attuali, è sempre più evidente come una distensione tra le grandi potenze sia necessaria per garantire la sicurezza e la prosperità dell’Europa e del mondo. Un accordo tra leader come Donald Trump e Vladimir Putin potrebbe rappresentare un passo concreto verso una soluzione delle tensioni nel Mar Baltico e nel più ampio scacchiere internazionale. La fine di questa conflittualità gioverebbe non solo alla Russia, ma anche ai cittadini europei, sempre più esposti ai rischi di un’escalation che nessuno può permettersi.