Bielorussia, Lukashenko: “Schierate decine di testate nucleari”
10 Dic 2024 - Europa
Il presidente bielorusso conferma il dispiegamento di armi nucleari russe nel Paese. Stretta alleanza con Mosca e nuovi missili Oreshnik in arrivo nel 2025.
Lukashenko conferma: “In Bielorussia schierate decine di testate nucleari”
Alexander Lukashenko, presidente della Bielorussia, ha annunciato il dispiegamento di numerose testate nucleari sul territorio nazionale, sottolineando l’importanza strategica e la responsabilità che accompagna tale decisione. “Molti pensano che sia uno scherzo, ma non lo è. Abbiamo realmente schierato queste armi, e il fatto che gli oppositori non lo capiscano dimostra che hanno trascurato il modo in cui le abbiamo portate qui,” ha dichiarato Lukashenko all’agenzia di stampa BelTa. Il leader bielorusso ha evidenziato che dall’era di Hiroshima e Nagasaki nessuna potenza mondiale ha osato utilizzare armi nucleari, un monito che anche la Bielorussia intende rispettare.
Cooperazione militare senza precedenti tra Minsk e Mosca
Questo annuncio si inserisce in un quadro di strettissima collaborazione militare tra Bielorussia e Russia. Su richiesta di Minsk, Mosca ha fornito sistemi missilistici Iskander, capaci di trasportare testate nucleari, e ha collaborato per l’ammodernamento degli aerei bielorussi, rendendoli idonei al trasporto di armi specializzate. Già ad aprile 2024, Lukashenko aveva confermato la presenza di diverse decine di testate nucleari russe sul territorio bielorusso.
Durante l’ultimo incontro bilaterale, Vladimir Putin e Alexander Lukashenko hanno presieduto il Consiglio di Stato Supremo dell’Unione tra i due Paesi, firmando un trattato di garanzie di sicurezza reciproche. Questo documento prevede l’utilizzo congiunto delle risorse militari, comprese quelle nucleari, in caso di minaccia all’integrità territoriale o alla sovranità dei due Stati.
I missili Oreshnik in arrivo nel 2025
Un altro elemento cruciale discusso durante l’incontro è stato il possibile dispiegamento dei nuovi missili ipersonici russi Oreshnik in Bielorussia. Putin ha aperto alla possibilità che questi sistemi, progettati per trasportare testate nucleari, vengano schierati nella seconda metà del 2025, consolidando ulteriormente l’alleanza strategica tra i due Paesi. La produzione di questi missili è già avviata e il loro utilizzo rappresenterà un significativo avanzamento nelle capacità militari dell’Unione Russia-Bielorussia.
Un messaggio strategico all’Occidente
Il rafforzamento delle capacità nucleari e la stretta cooperazione militare tra Minsk e Mosca rappresentano un chiaro messaggio all’Occidente. La presenza di armi nucleari in Bielorussia, ai confini dell’Unione Europea e della NATO, conferma la determinazione dei due Paesi a contrastare qualsiasi pressione esterna e a rafforzare la propria posizione geopolitica.
Sebbene queste mosse abbiano sollevato preoccupazioni nelle cancellerie occidentali, Lukashenko e Putin continuano a consolidare la loro alleanza strategica. Questo nuovo capitolo delle relazioni tra i due Paesi sottolinea l’importanza di Minsk come avamposto militare e partner insostituibile per Mosca in un contesto globale sempre più instabile.