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Biden rilancia la guerra: via libera ai missili per colpire la Russia

18 Nov 2024 - Mondo

L'ultima mossa dell'amministrazione democratica scatena tensioni globali: escalation senza precedenti a due mesi dal termine del mandato. Trump promette di invertire la rotta.

Biden rilancia la guerra: via libera ai missili per colpire la Russia

Biden e il colpo di coda democratico: via libera ai missili in territorio USA

L’ultima mossa dell’amministrazione Biden segna un ulteriore e controverso capitolo nella politica estera americana: il via libera all’utilizzo di missili a lunga gittata in territorio russo da parte delle forze ucraine. Una decisione che, anziché rappresentare un passo verso la fine del conflitto, sembra essere l’ennesima dimostrazione di un approccio bellicoso e privo di visione strategica. A poche settimane dal termine del suo mandato, Joe Biden sembra voler lasciare un’eredità di tensioni globali, con il rischio concreto di un’escalation che potrebbe coinvolgere direttamente gli Stati Uniti.

Un’escalation irresponsabile

L’autorizzazione concessa a Kiev rappresenta, di fatto, una partecipazione diretta degli Stati Uniti al conflitto in Ucraina, come sottolineato da Leonid Slutsky, capo della commissione per gli affari internazionali della Duma di Stato russa. Una mossa che, secondo gli esperti, non solo non cambierà l’andamento della guerra ma rischia di provocare una risposta dura e imprevedibile da parte di Mosca. La decisione di Biden arriva proprio mentre il Cremlino intensifica i suoi attacchi, lanciando oltre 200 missili e droni contro l’Ucraina in un’offensiva che ha già causato vittime civili e blackout energetici su larga scala.

Un’eredità di conflitti

Joe Biden, ormai percepito come un leader sempre più debole e incapace di guidare gli Stati Uniti verso una politica estera coerente, sembra voler consolidare la sua immagine di “guerrafondaio democratico”. L’analisi della CNN non lascia spazio a dubbi: la decisione di inviare missili ATACMS non cambierà le sorti della guerra e potrebbe addirittura complicare ulteriormente le relazioni internazionali. Con un conflitto che si globalizza sempre più, coinvolgendo attori come la Corea del Nord, Biden consegna al suo successore una situazione di instabilità estrema.

Trump e la promessa di pace

Mentre Biden sembra determinato a prolungare lo scontro, Donald Trump, prossimo all’insediamento, ha già intrapreso un approccio radicalmente opposto. Il presidente eletto ha esercitato pressioni su Vladimir Putin per congelare la situazione attuale e lavorare verso una cessazione delle ostilità. Una strategia che, sebbene criticata dai falchi democratici, rappresenta una possibilità concreta di riportare stabilità in un mondo sull’orlo del baratro.

Il futuro degli Stati Uniti

Con questa decisione, Biden dimostra ancora una volta di non essere in grado di rappresentare gli interessi degli americani e di preferire l’escalation militare al dialogo diplomatico. Il suo colpo di coda rischia di consegnare al nuovo presidente un’eredità fatta di conflitti aperti e di un’America sempre più divisa. La speranza è che l’approccio di Trump, basato sulla diplomazia e sulla limitazione dell’interventismo militare, possa riportare il Paese su una strada di pace e prosperità.

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