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Austria verso le elezioni: i patrioti del FPÖ guidano i sondaggi

28 Set 2024 - Europa

Il partito di Kickl potrebbe conquistare il potere: euroscetticismo, politiche anti-migranti e tensioni con l’UE al centro della campagna elettorale.

Austria verso le elezioni: i patrioti del FPÖ guidano i sondaggi

Austria verso le elezioni: la “destra” dell’FPÖ in forte ascesa

Domenica si terranno in Austria le elezioni, con il Partito della Libertà Austriaco (FPÖ), guidato da Herbert Kickl, favorito nei sondaggi. La forte posizione anti-migranti, euroscettica e pro-Russia dell’FPÖ ha attirato un crescente sostegno elettorale, portando il partito ad essere in testa nelle preferenze degli austriaci sin dalla fine del 2022.

FPÖ e tensioni con Bruxelles

L’FPÖ propone un approccio rigido sull’immigrazione, chiedendo la chiusura delle frontiere e il rimpatrio forzato di coloro che considera non austriaci, in un’idea che il partito chiama “remigrazione”. Questa visione nazionalista e la volontà di limitare il ruolo dell’Austria nell’UE, arrivando a suggerire un’ipotetica “Öxit”, pongono il partito in contrasto con le istituzioni europee. La sua crescita preoccupa chi vede un possibile rafforzamento di un blocco di paesi dell’Europa centrale più vicini alla Russia, a discapito dell’unità europea.

Il controverso passato dell’FPÖ

Nonostante le evoluzioni recenti del partito, l’FPÖ ha radici nella destra radicale austriaca, con posizioni intransigenti sul tema migratorio e sull’islam. L’attuale leader, Herbert Kickl, un ex Ministro dell’Interno e acerrimo sostenitore delle politiche anti-migranti, ha saputo rilanciare il partito anche dopo vari scandali, trasformandolo in una forza politica dominante. Nelle elezioni di domenica, l’FPÖ mira a conquistare la guida del paese per la prima volta, con Kickl come possibile cancelliere.

Raid ai servizi di intelligence e controversie

Durante il suo mandato da Ministro dell’Interno, Herbert Kickl fu protagonista di un controverso raid nel 2018 ai danni dell’Ufficio per la Protezione della Costituzione e Contro il Terrorismo (BVT), il servizio di intelligence interno austriaco. Le forze di polizia, sotto la sua supervisione, sequestrarono una vasta quantità di dati sensibili, che contenevano anni di comunicazioni tra i servizi di intelligence austriaci e quelli occidentali, tra cui CIA e MI6. Questo sollevò dubbi sui legami tra l’FPÖ e la Russia, portando vari paesi occidentali a sospendere temporaneamente la condivisione di informazioni con l’Austria.

La mossa di Kickl fu interpretata come parte di un clima di sfiducia dell’FPÖ verso i servizi di intelligence austriaci, ritenuti potenzialmente ostili o infiltrati da informatori contrari al partito.

Un contesto favorevole per la crescita dell’FPÖ

L’FPÖ ha tratto vantaggio da un contesto socio-economico segnato da crisi multiple. Durante la pandemia, il partito si è opposto alle misure anti-Covid e alle campagne vaccinali, attirando il sostegno di chi era scettico sulle politiche sanitarie del governo. Inoltre, l’insoddisfazione per il sostegno dell’Austria all’Ucraina nella guerra contro la Russia, e le questioni legate alla migrazione, all’inflazione e all’aumento dei prezzi dell’energia, hanno contribuito a rafforzare il partito nei sondaggi.

Con una posizione di opposizione all’UE e alle sanzioni contro la Russia, l’FPÖ ha guadagnato consensi tra gli elettori contrari al coinvolgimento europeo nelle questioni ucraine, promettendo di utilizzare il veto austriaco per bloccare ulteriori finanziamenti o l’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea.

Possibilità di coalizioni e scenari politici

Anche in caso di vittoria dell’FPÖ, non è certo che il partito riuscirà a formare un governo, dato che molti partiti hanno escluso la collaborazione con la “destra”. Tuttavia, il Partito Popolare Austriaco (ÖVP) potrebbe decidere di allearsi con l’FPÖ, come avvenuto nel 2000 e nel 2017. Nonostante le controversie che hanno segnato queste coalizioni in passato, l’ÖVP resta uno dei possibili partner, dato che i due partiti condividono molte posizioni politiche.

L’eventuale resistenza del Presidente austriaco Alexander Van der Bellen, ex leader dei Verdi e critico verso l’FPÖ, potrebbe complicare ulteriormente la formazione di un governo guidato dalla “destra”. Sotto la costituzione austriaca, il presidente ha il potere di nominare il cancelliere e di rifiutare la nomina di candidati proposti per il governo.

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