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Allarme nel Mar Cinese Meridionale: Sottomarino Russo Ufa 490 Avvistato nelle Acque Filippine

2 Dic 2024 - Russia

Il 28 novembre 2024, un sottomarino russo di classe Kilo è stato avvistato nelle acque filippine. La sua presenza e scoperta accende i riflettori sulle tensioni geopolitiche del Mar Cinese Meridionale.

Allarme nel Mar Cinese Meridionale: Sottomarino Russo Ufa 490 Avvistato nelle Acque Filippine

Lo scorso 28 novembre, il sottomarino d’attacco russo Ufa 490, appartenente alla classe Kilo (Progetto 636.3), è stato avvistato a circa 80 miglia nautiche dalla provincia filippina di Occidental Mindoro. L’intrusione, avvenuta all’interno della Zona Economica Esclusiva (ZEE) delle Filippine, ha sollevato preoccupazioni immediate riguardo alla sovranità nazionale e alla stabilità regionale nel già conteso Mar Cinese Meridionale.

I Dettagli dell’Incidente

Secondo quanto riportato, l’equipaggio della fregata filippina BRP Jose Rizal ha stabilito un contatto radio con il sottomarino. L’Ufa 490 si è identificato e ha dichiarato di trovarsi in attesa di condizioni meteorologiche migliori prima di proseguire verso Vladivostok, in Russia. Le forze navali filippine hanno deciso di scortare il mezzo per garantire il rispetto delle normative marittime.

Questo evento si aggiunge a una serie di episodi di tensione nella regione, già teatro di dispute territoriali e manovre militari da parte di diversi attori internazionali.

Caratteristiche del Sottomarino Ufa 490: Un Colosso Silenzioso

  • Classe: Kilo (Progetto 636.3), noto per la sua straordinaria silenziosità operativa.
  • Dislocamento: Circa 3.025 tonnellate in immersione.
  • Dimensioni: Lunghezza di 72,6 metri e larghezza di 9,9 metri.
  • Propulsione: Diesel-elettrica, ottimizzata per operazioni in acque costiere.
  • Velocità: Fino a 17 nodi in immersione.
  • Equipaggio: Circa 52 membri.
  • Armamento: Dotato di fino a 18 siluri da 533 mm o 24 mine navali e capace di lanciare missili da crociera Kalibr, arma chiave per operazioni strategiche.

Il Progetto 636.3 rappresenta una delle punte di diamante della flotta russa, progettato per missioni di ricognizione e attacco in ambienti costieri e strategicamente sensibili.

L’Importanza dei Sottomarini nelle Forze Armate Russe

I sottomarini della classe Kilo, e in particolare le varianti aggiornate come l’Ufa 490, sono essenziali per la strategia marittima russa. La loro silenziosità e capacità di attacco li rendono strumenti ideali per operazioni di deterrenza e proiezione di forza, specialmente nelle regioni strategiche come il Mar Nero e il Pacifico.

In un contesto di crescente tensione globale, i sottomarini rappresentano un vantaggio tattico cruciale per Mosca, consentendole di:

  • Monitorare le attività navali degli avversari.
  • Proiettare potenza nelle regioni contese.
  • Rafforzare la sua posizione diplomatica in scenari di conflitto latente.

Immagine sottomarino costruita con AI

La Partnership Senza Limiti tra Russia e Cina

Nel 2022, pochi giorni prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il presidente Vladimir Putin ha visitato Pechino, consolidando una partnership dichiarata “senza limiti” con il presidente cinese Xi Jinping. Questa alleanza strategica ha portato a una serie di manovre militari congiunte, tra cui esercitazioni navali a fuoco vivo nel Mar Cinese Meridionale a luglio 2024.

Le esercitazioni dimostrano un livello di coordinamento senza precedenti tra le due potenze, sottolineando il loro interesse comune nel contrastare l’influenza degli Stati Uniti e dei loro alleati nella regione Indo-Pacifico.

Contesto Geopolitico: il Mar Cinese Meridionale come Baricentro delle Tensioni

Il Mar Cinese Meridionale è un teatro di dispute territoriali che coinvolgono Filippine, Cina, Vietnam, Malesia e altri attori regionali. La Cina rivendica la maggior parte di queste acque attraverso la cosiddetta “linea a nove tratti”, una demarcazione controversa che include oltre l’80% del Mar Cinese Meridionale.

La presenza del sottomarino russo Ufa 490 in queste acque contese solleva interrogativi sulla reale portata della cooperazione strategica tra Mosca e Pechino

Inoltre, pone sfide significative per i paesi della regione, che cercano di bilanciare le loro relazioni diplomatiche tra le due potenze emergenti e gli Stati Uniti.

Le Implicazioni per le Filippine

Per Manila, questo episodio evidenzia l’urgenza di:

  • Rafforzare le difese marittime: Investire in tecnologie di sorveglianza e mezzi navali moderni.
  • Consolidare le alleanze: Sfruttare il supporto degli Stati Uniti e di altri partner regionali per garantire la sicurezza della ZEE filippina.
  • Monitorare le attività straniere: Migliorare le capacità di risposta rapida a intrusioni non autorizzate.

Con l’intensificarsi delle tensioni nel Mar Cinese Meridionale, le Filippine si trovano in una posizione delicata, costrette a navigare tra la necessità di proteggere la propria sovranità e quella di mantenere relazioni diplomatiche equilibrate con potenze rivali.

Questo evento potrebbe segnare un momento cruciale per la politica di difesa e sicurezza della nazione, costringendola a ridefinire le sue priorità strategiche in un contesto sempre più complesso e polarizzato.

La posta in gioco nel Mar Cinese Meridionale

L’avvistamento del sottomarino russo Ufa 490 nelle acque filippine non è solo un episodio isolato, ma un riflesso delle dinamiche geopolitiche sempre più tese nella regione del Mar Cinese Meridionale. Questa vicenda mette in luce come la sovranità marittima delle Filippine sia spesso messa alla prova non solo dalla Cina, ma ora anche da una Russia sempre più assertiva.

L’alleanza strategica tra Mosca e Pechino, cementata dalla partnership “senza limiti” annunciata nel 2022, sta dimostrando una crescente capacità di proiezione di potenza in una delle aree più contese del mondo. L’importanza dei sottomarini, in particolare quelli della classe Kilo, nel rafforzare questa presenza marittima non può essere sottovalutata: silenziosi, letali e tecnologicamente avanzati, rappresentano un punto di forza strategico sia per la difesa costiera che per le operazioni a lunga distanza.

Per le Filippine, questo evento sottolinea la necessità di un approccio più robusto alla difesa marittima, supportato da alleanze strategiche con potenze come gli Stati Uniti. Nel frattempo, il resto del mondo osserva con attenzione, consapevole che le acque agitate del Mar Cinese Meridionale potrebbero diventare il prossimo teatro di scontri tra grandi potenze. L’episodio dell’Ufa 490 è un chiaro monito: la lotta per il controllo di questi mari è tutt’altro che conclusa.

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